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Cronaca

Esplosione in Borgo Vittoria: bomba carta davanti a un negozio

Un boato nella tarda serata ha danneggiato la saracinesca di un parrucchiere, nessun ferito ma indagini in corso sulle possibili intimidazioni

Esplosione in Borgo Vittoria

Esplosione in Borgo Vittoria, bomba carta davanti a un negozio

Un boato improvviso ha squarciato la quiete di Borgo Vittoria, a Torino, nella tarda serata di lunedì 22 settembre. Erano da poco passate le 23 quando una bomba carta è esplosa in via Chiesa della Salute, davanti al civico 31, proprio all’ingresso di un negozio di parrucchiere. L’esplosione ha provocato danni evidenti alla saracinesca, piegata e annerita dall’urto, mentre i frammenti metallici e il fumo hanno subito attirato l’attenzione dei residenti, svegliati nel cuore della notte da un rumore secco e violento.

Decine di persone sono scese in strada per capire cosa fosse accaduto. In pochi istanti, via Chiesa della Salute si è riempita di curiosi e di cittadini preoccupati, molti dei quali hanno raccontato di aver pensato inizialmente a un incidente o addirittura a una fuga di gas. Solo in seguito è emersa la natura dell’episodio: una bomba carta di grosse dimensioni, piazzata di fronte alla saracinesca del locale.

Sul posto sono intervenute rapidamente le volanti della polizia di Stato, che hanno transennato l’area e avviato i rilievi. Gli investigatori non hanno dubbi: si è trattato di un atto intimidatorio, anche se al momento restano da chiarire movente e destinatari del gesto. Gli agenti della Digos e della Squadra mobile hanno raccolto testimonianze e stanno verificando la presenza di eventuali telecamere di sorveglianza nella zona che possano aver ripreso i responsabili.

L’esplosione, fortunatamente, non ha provocato feriti. Nessuna persona si trovava all’interno o in prossimità del negozio al momento del botto. Resta però il clima di tensione e paura che si è diffuso nel quartiere. Borgo Vittoria non è nuovo a episodi di microcriminalità e vandalismi, ma un ordigno artigianale piazzato in pieno centro abitato alza decisamente il livello di allarme.

Gli investigatori non escludono alcuna pista. Potrebbe trattarsi di una vendetta legata ad attività economiche o di un messaggio rivolto a qualcuno del quartiere. Intanto gli abitanti chiedono maggiore sicurezza e temono che episodi simili possano ripetersi. «Sembrava un terremoto, ci siamo spaventati tantissimo» ha raccontato una residente.

Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per dare un volto agli autori di un gesto che, pur non avendo fatto vittime, ha colpito duramente la percezione di tranquillità in un quartiere già segnato da tensioni.

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