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Totti e Ilary, fine di un amore da copertina: la separazione è a un passo

Dopo tre anni di attesa, la separazione legale è vicina. Entrambi pronti a risposarsi con nuovi partner.

Totti e Ilary, fine di un amore da copertina: la separazione è a un passo

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Per anni sono stati la favola italiana, la coppia che metteva d’accordo tutti: lui, il campione dal cuore d’oro, l’ottavo re di Roma, e lei, la showgirl romana verace, simpatica, ironica, con la battuta pronta e un amore che sembrava indistruttibile. Oggi, dopo tre anni di silenzi rotti solo da interviste, recriminazioni e carte bollate, Francesco Totti e Ilary Blasi sono finalmente a un passo dal voltare pagina. Il traguardo, stavolta, non è una finale di Champions o uno show del prime time: è una firma in tribunale. Una firma che chiude, per sempre, una delle storie d’amore più mitizzate, chiacchierate e poi lacerate degli ultimi vent’anni italiani.

È dal 2022 che questa separazione tiene banco sulle prime pagine dei settimanali e nei salotti televisivi. Ma non è gossip qualsiasi. È molto di più. È lo smarrimento collettivo davanti alla fine di un amore che ci eravamo illusi fosse eterno. E invece no. Neanche il “volemose bene” romanista, neanche la complicità costruita tra uno spot di Vodafone e un bacio sotto la curva Sud, ha resistito alla realtà. E la realtà, si sa, a volte fa più male di una sconfitta al novantesimo.

La crisi è esplosa all’improvviso, ma covava da tempo. Tradimenti presunti, messaggi trovati nei cellulari, lacrime silenziose. Poi è arrivata la bomba: la separazione. E con lei, uno degli oggetti più simbolici della battaglia legale — quei famosi Rolex. Non orologi qualsiasi, ma simboli di uno status condiviso e poi conteso. Il valore? Circa 700mila euro. Non esattamente un dettaglio. Secondo il settimanale Gente, Totti ha portato in tribunale scontrini e certificati di garanzia per dimostrare che quei cronografi appartengono a lui. Una guerra dei polsi, più che dei cuori, mentre i preziosi ticchettano silenziosi in una cassetta di sicurezza, in attesa del verdetto.

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Ma dietro quei Rolex si nasconde molto di più: c’è la metafora di un amore che non ha saputo — o voluto — fermare il tempo. Un amore che ora, per volontà di entrambi, deve finire anche sulla carta. Totti, oggi legato a Noemi Bocchi, è impaziente. Non ha voglia di aspettare oltre. Ha già dato mandato ai suoi avvocati: vuole chiudere, e in fretta. Sogna un nuovo matrimonio, una nuova stabilità, una nuova vita. L’udienza è fissata tra ottobre e novembre, e per il capitano si tratterà del fischio finale.

E Ilary? Anche lei ha ricominciato a vivere. Non lo nasconde. Anzi. In una recente intervista al settimanale Chi, ha raccontato quanto il nuovo compagno, Bastian, l’abbia aiutata a ritrovare se stessa. Non più solo madre, non più solo personaggio pubblico: donna. Donna innamorata, protetta, rispettata. "Il matrimonio non è una gabbia", ha detto, lasciando intendere che anche lei potrebbe presto indossare di nuovo l’abito bianco. Con un uomo che l’ha saputa prendere per mano nel momento in cui tutto sembrava crollare.

È una storia che, in fondo, riguarda tutti. Perché ognuno, almeno una volta nella vita, ha dovuto chiudere un capitolo importante, fare i conti con i rimpianti e ripartire. Ed è proprio quello che stanno facendo Ilary e Francesco. Nonostante le ferite, le cause in tribunale, i giornali, le battaglie per la custodia dei figli, gli interrogativi ancora senza risposta.

Forse non saranno più la coppia perfetta da copertina. Ma sono diventati qualcosa di più vero: due persone che hanno amato tanto, che hanno sbagliato, che hanno sofferto e che oggi, a modo loro, cercano la felicità altrove. Lontano da ciò che erano. Vicini a ciò che vogliono essere.

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Perché, in fondo, è questo che resta. Al di là dei Rolex, dei flash, delle polemiche. Resta il desiderio di ricominciare. Di scrivere una nuova pagina, stavolta senza copione, senza spot, senza applausi. Solo la vita vera. Con tutte le sue imperfezioni.

E chissà, forse tra qualche anno, davanti a una Roma che gioca o a un talk show in tv, ci sorprenderemo a pensare a loro. E a sorridere. Perché anche le favole spezzate, a volte, insegnano più delle favole perfette.

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