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12 Maggio 2025 - 12:02
"Non meritate il mio silenzio": la dura accusa di Riccardo Ferrero alla maggioranza
Lauriano, aprile 2025. Il paese ancora sommerso dal fango. E la politica pure. Non bastava il caos in Consiglio comunale del 22 aprile, non bastava l’intervento dei carabinieri, la sala consiliare piena, la gente fuori ad aspettare risposte mai arrivate. Ora arriva anche una lettera. Firmata Riccardo Ferrero, consigliere comunale eletto nella lista di maggioranza della sindaca Mara Baccolla, dall'inizio però critico alla linea amministrativa. Una lettera durissima. Un atto di accusa. Un j’accuse che non lascia spazio all’interpretazione. Ferrero prende carta e penna e scrive ai suoi colleghi di maggioranza.
Riccardo Ferrero consigliere comunale a Lauriano
Ecco il testo integrale della lettera inviata alla nostra redazione:
“Distinti Amministratori, Lauriano non merita il vostro silenzio!! In più occasioni ho cercato di partecipare a tutti voi, in gruppo e ad alcuni singolarmente, la mia critica nei confronti della nostra amministrazione. Non ho mai ricevuto né commenti, né discussioni in merito. Né tantomeno considerazione. Quasi mai sono stato avverso alla parte burocratica o finanziaria, ma sono stato e resto sfavorevole alla gestione delle forze umane, che si sono rivelate inefficaci in questa particolare contingenza.
Ho spesso sottolineato la mancanza di coordinamento e discussione sulla condotta e sull’operato delle varie deleghe disposte dal sindaco. In cambio ho ricevuto solo un superficiale e laconico: ‘Per fortuna non ti ho scelto’ e un minaccioso: ‘Sei al limite della querela’.
Benissimo. Quanto ne è scaturito è stato ben evidente nel vostro comportamento ogniqualvolta vi è stato possibile pubblicamente chiarire, esporre o almeno esprimere un parere. Sempre e solo nascosti nel silenzio totale, che – è vero – è stato anche mio nel passato, ma da cui mi sono affrancato da tempo.
Per continuare in questo inutile comportamento tanto vale lasciare prima della fine, per evitare almeno il mesto ingorgo che ne deriverà. Personalmente, sono stufo dell’approssimazione che stiamo infliggendo a tutti i cittadini.
P.S.: conosco da tempo la favola di Esopo “La volpe e l’uva”.
Riconosco di essere stato troppo irruente e aggressivo nell’ultimo Consiglio, ma tant’è: non meritate voi il mio silenzio!”
Una lettera che arriva a pochi giorni da un Consiglio comunale surreale, convocato in piena emergenza alluvione, con sfollati ancora nelle case di amici o parenti, e un paese sotto shock. Una seduta che si è trasformata in una guerra di nervi. Prima la maggioranza che ha negato l’apertura al pubblico. Poi le urla. L’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione. E infine, la bomba: Ferrero che chiede le dimissioni della sindaca Baccolla. A muso duro. Senza mezzi termini.
“L’amministrazione è insufficiente” ha detto. Lo ha ripetuto. E ha rincarato la dose chiedendo la revoca delle deleghe all’assessore al territorio, “perché avevo segnalato le criticità già ad aprile 2024 con un’interpellanza, ma nessuno ha fatto niente”.
Parole che hanno scatenato il finimondo. E spinto la sindaca a replicare con un comunicato durissimo in cui difende il proprio operato e definisce quanto accaduto “uno squallido teatrino di sciacallaggio politico”. E su Ferrero, taglia corto: “La gestione dell’emergenza e il suo comportamento non fanno che rafforzare la bontà della mia decisione di non attribuirgli deleghe”. Punto.
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