Cerca

Cronaca

Trausella, cercatore di funghi soccorso sui boschi di Cima Bossola

Da settembre sono stati effettuati 23 interventi di soccorso. Gli esperti raccomandano gli scarponi: decisivi per prevenire le scivolate

Trausella, cercatore di funghi soccorso sui boschi di Cima Bossola

Cercatore di funghi

Una mattina d’autunno, la quiete del bosco e la cerca di funghi che si trasforma in un’operazione di salvataggio. È quanto accaduto ieri a Trausella, sul versante di Cima Bossola, dove un cercatore di funghi in difficoltà è stato recuperato dai tecnici del Soccorso Alpino. Un episodio risolto senza conseguenze gravi, ma che si inserisce in un trend stagionale da leggere con attenzione.

L’allarme è scattato nella tarda mattinata. L’uomo, colto da problemi di salute, non è più riuscito a rientrare in autonomia alla propria auto. I tecnici del Soccorso Alpino hanno effettuato il recupero con barella nei boschi di Cima Bossola, trasportandolo in sicurezza fino alla strada sterrata. Qui è stato affidato al personale del 118, giunto in ambulanza, per i controlli del caso.

Dall’inizio di settembre il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha già recuperato 23 cercatori di funghi dispersi o infortunati nel territorio montano regionale; tra questi, purtroppo, si contano due decessi. Il dato, preso da solo, non è allarmante se rapportato ai recuperi complessivi: 61 nel 2024 e 97 nel 2023. Resta però un segnale chiaro per gli appassionati di micologia che affolleranno i boschi nelle prossime settimane: la prudenza non è un orpello, ma una necessità.



L’analisi delle cause parla una lingua semplice. Dieci incidenti sono dovuti a cadute o scivolate; tre a perdita di orientamento; altri tre a problemi fisici legati a stanchezza o malori. È il ritratto di un rischio ordinario, che si manifesta tra fogliame umido, pendenze, radici e cali di energia dopo ore di cammino.

Uno degli aspetti più determinanti per evitare guai è anche il più banale: le calzature. I tecnici indicano gli scarponi da montagna come scelta corretta al posto degli stivali di gomma, per ridurre il rischio di scivolate. È un accorgimento minimo che fa un’enorme differenza, specie su terreno bagnato o sconnesso. In altre parole, la sicurezza non si improvvisa e passa da decisioni concrete, prima di mettere piede nel bosco.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori