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Cronaca

Frecce Tricolori, due anni dopo lo schianto di San Francesco al Campo: nessun processo per la morte della piccola Laura

La morte della piccola Laura resta senza giustizia definita mentre la Procura di Ivrea lavora sulle perizie e l’Aeronautica Militare apre al riconoscimento dei danni morali

Frecce Tricolori

Frecce Tricolori, due anni dopo lo schianto di San Francesco al Campo

Due anni non sono bastati a restituire giustizia e chiarezza alla famiglia Origliasso, segnata dalla morte della piccola Laura, travolta il 16 settembre 2023 da un jet della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. Quel giorno, in una limpida domenica di fine estate, la Pattuglia Acrobatica Nazionale si alzava in volo dall’aeroporto “Sandro Pertini” di Caselle, in preparazione all’esibizione prevista il giorno dopo a Grugliasco per i cent’anni dell’Aeronautica Militare. L’atmosfera era di festa e di attesa: in poche ore si sarebbe dovuto celebrare un secolo di storia con le figure spettacolari che da sempre emozionano il pubblico.

Poco dopo il decollo, però, uno degli MB-339, il Pony 4 pilotato dal maggiore Oscar Del Dò, perse quota improvvisamente. Le ricostruzioni successive hanno chiarito che a causare la caduta fu un bird strike, l’impatto con uno o più volatili entrati nel motore. Le immagini raccolte durante l’inchiesta lo hanno confermato: una fotografia scattata da un appassionato mostra un gabbiano in traiettoria con il velivolo, e un filmato registrato da un compagno di formazione immortala due sagome scure incrociare il jet pochi istanti prima della perdita di controllo.

Il pilota, seguendo le procedure di emergenza, mantenne l’aereo in assetto fino a quando la situazione divenne irrecuperabile e decise di lanciarsi con il seggiolino eiettabile. Il jet, privo di controllo, si schiantò al suolo al margine dell’aeroporto, colpendo in pieno l’auto della famiglia Origliasso che stava percorrendo la strada di Malanghero, accanto alle recinzioni dello scalo. Dentro la vettura c’erano i genitori e i due figli: Laura, 5 anni, e il fratello Andrea. L’impatto fu devastante. La bambina morì sul colpo, mentre i genitori e il fratellino rimasero feriti.

La comunità di San Francesco al Campo, paese di residenza della famiglia, fu travolta da un dolore collettivo che si estese ben oltre i confini locali. L’immagine dell’auto carbonizzata, ferma a bordo strada, divenne il simbolo di una tragedia che macchiava la storia della pattuglia acrobatica italiana, solitamente legata a momenti di orgoglio e di festa.

Da allora la Procura di Ivrea ha raccolto migliaia di documenti, fotografie e testimonianze, affidando le analisi anche all’ingegnere Mauro Esposito, già protagonista delle indagini sulla tragedia di piazza San Carlo a Torino. A luglio 2025 la procura, coordinata dal pm Valentina Bossi, ha chiesto l’archiviazione per il maggiore Del Dò, l’unico indagato per disastro e omicidio colposo, ritenendo che avesse fatto tutto ciò che era in suo potere in quei pochi secondi.

Sul piano civile, l’Aeronautica Militare, attraverso il ministero della Difesa, ha espresso la disponibilità a risarcire la famiglia Origliasso per i danni morali. Un gesto che non potrà mai cancellare la perdita, ma che rappresenta un riconoscimento istituzionale del dramma vissuto dai genitori e dal fratello sopravvissuti.

Restano aperte molte domande. Perché nonostante i sistemi di sicurezza l’impatto con un volatile abbia avuto esiti tanto devastanti. Come garantire che strade e aree abitate intorno agli aeroporti non diventino mai più zone a rischio. E soprattutto, quale memoria collettiva costruire attorno alla morte di una bambina che quel giorno, come tante altre famiglie, stava vivendo una giornata qualunque.

La vicenda resta sospesa tra il bisogno di verità giudiziaria e il dovere della memoria. Due anni dopo, San Francesco al Campo continua a portare il peso di quella domenica, e l’Italia intera si interroga sul modo in cui trasformare il dolore della famiglia Origliasso in una lezione che eviti altre tragedie nei cieli e sulle strade che costeggiano i nostri aeroporti

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