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Cronaca

Tensione a Torino: automobilista blocca una consigliera di Fratelli d'Italia a Regio Parco

Un episodio di tensione tra via Cravero e via Pergolesi rilancia le polemiche sulla sicurezza e sulla convivenza difficile nel quartiere torinese

Tensione a Torino

Tensione a Torino: automobilista blocca una consigliera di Fratelli d'Italia a Regio Parco

Un episodio dai toni accesi ha scosso la mattinata di mercoledì 17 settembre nel quartiere Regio Parco di Torino, all’incrocio tra via Cravero e via Pergolesi. Secondo quanto ricostruito, una consigliera comunale di Fratelli d’Italia si sarebbe trovata di fronte a un uomo che, dopo essere sceso dalla propria auto, le avrebbe sbarrato il passaggio con atteggiamento ritenuto minaccioso, urlandole di non volersi spostare. La scena, breve ma concitata, si sarebbe conclusa solo grazie all’intervento di alcuni residenti, che avrebbero convinto l’uomo a risalire in macchina e ad allontanarsi.

La consigliera, scossa per l’accaduto, ha subito chiamato il 112. Le volanti della Polizia di Stato sono arrivate rapidamente sul posto, riuscendo a rintracciare il sospetto poco dopo: l’uomo aveva parcheggiato l’auto nel complesso vicino e si era seduto al bar di fronte a via Bologna 265. Quando gli agenti lo hanno raggiunto, era seduto al dehor e, stando al racconto della vittima, si sarebbe messo a ridere, quasi a voler sminuire la vicenda.

I poliziotti hanno identificato il soggetto e raccolto la testimonianza della consigliera, invitandola a sporgere denuncia formale. In questo quadro, il gesto dei residenti che hanno aiutato la donna ad allontanarsi dal confronto viene sottolineato come un segnale importante di solidarietà in un quartiere che, secondo diversi cittadini, convive da tempo con situazioni di tensione legate alla presenza di gruppi ritenuti problematici.

Il caso, al di là della cronaca, riapre il dibattito sulla sicurezza a Regio Parco, un’area della città già al centro di segnalazioni per episodi di degrado, frizioni sociali e difficoltà di convivenza. La stessa consigliera, in una nota diffusa dopo l’episodio, ha denunciato comportamenti che definisce «mafiosi», accusando alcuni gruppi di imporre la propria presenza in strada e condizionare la vita quotidiana degli abitanti.

Sul piano investigativo, le verifiche della polizia puntano ora a chiarire con precisione i contorni del gesto, valutando se vi siano estremi per contestare minacce o altre ipotesi di reato. Intanto, resta la fotografia di un quartiere che continua a vivere una frattura evidente tra residenti esasperati e situazioni percepite come prevaricazioni.

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