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Cronaca

Giovane di 19 anni condannato per evasione dai domiciliari dopo essere stato cacciato da casa di un parente

Il tribunale convalida l’arresto e dispone sei mesi di reclusione, pena ridotta dal rito abbreviato

Evasione o necessità? Diciannovenne condannato a sei mesi: "Mi hanno cacciato dai domiciliari"

Evasione o necessità? Diciannovenne condannato a sei mesi: "Mi hanno cacciato dai domiciliari" (foto di repertorio)

Un ragazzo di 19 anni è stato condannato a sei mesi di reclusione per evasione dagli arresti domiciliari. La vicenda si è sviluppata in modo anomalo: il giovane, già sottoposto a misura cautelare per una condanna legata a una rissa, era ospite a casa di un parente. Proprio in quell’abitazione sarebbe però sorto un problema che ha innescato l’intera vicenda giudiziaria.

Secondo quanto emerso in udienza, la compagna del cugino presso cui il ragazzo viveva non avrebbe tollerato la sua presenza, arrivando a intimargli di lasciare l’abitazione. La tensione familiare avrebbe così determinato la sua uscita di casa, in contrasto con le prescrizioni imposte dal regime dei domiciliari. Fermato poco dopo dalle forze dell’ordine, il giovane è stato arrestato per evasione.

Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto il giudizio con rito abbreviato, che consente la riduzione di un terzo della pena. La sentenza ha fissato in sei mesi la condanna definitiva per il reato contestato. Tuttavia, è stata lasciata aperta la possibilità di ripristinare i domiciliari se il ragazzo riuscirà a trovare una nuova sistemazione. In caso contrario, dovrà scontare la pena direttamente in carcere.

Il caso mette in luce una situazione paradossale, in cui il conflitto familiare ha avuto un ruolo determinante nel percorso giudiziario di un giovane già vincolato da misure restrittive.

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