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Cronaca

Bambina di otto mesi muore sulla statale 131 in Sardegna durante il viaggio verso Torino

La piccola, affetta da rara malattia genetica, si è sentita male vicino a Macomer. Inutili i soccorsi

Bambina di otto mesi

Bambina di otto mesi muore sulla statale 131 in Sardegna durante il viaggio verso Torino

Un rientro dettato dall’ansia e dalla preoccupazione si è trasformato in una tragedia che ha scosso profondamente la comunità. Martedì 16 settembre, lungo la statale 131 all’altezza di Macomer, una famiglia torinese che stava viaggiando verso Porto Torres per imbarcarsi e tornare in Piemonte ha visto spegnersi la vita della propria bambina di otto mesi, affetta da una rara malattia genetica.

La dinamica, ricostruita dai soccorritori e dalle prime verifiche, parla di un improvviso arresto respiratorio avvenuto durante il viaggio. I genitori si sono fermati immediatamente in una piazzola di sosta, allertando il 118 e chiedendo aiuto con la massima urgenza. In pochi minuti sono giunti un’ambulanza, l’elisoccorso e una pattuglia della Polizia. I medici hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma ogni sforzo si è rivelato inutile. La bambina è stata dichiarata morta sul posto e successivamente la salma è stata trasferita all’ospedale.

Come previsto nei casi di morte improvvisa di un minore, l’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia. L’esame medico-legale servirà a confermare le cause del decesso e a chiarire gli ultimi momenti del viaggio, pur in un contesto già segnato dalla malattia rara che affliggeva la piccola. Al momento non emergono ipotesi di responsabilità diverse da quelle legate al quadro sanitario.

Dietro i dati clinici e giudiziari restano il dolore e il senso di impotenza di una famiglia che, di fronte all’aggravarsi delle condizioni della figlia, aveva deciso di abbreviare la permanenza in Sardegna nella speranza di rientrare a Torino. Un percorso interrotto bruscamente su una strada trafficata, trasformata in scenario di emergenza e disperazione.

La tragedia riporta in primo piano la complessità delle patologie genetiche rare, spesso accompagnate da prognosi incerte e da improvvisi peggioramenti. In Italia vivono circa 2 milioni di persone con malattie rare, molte delle quali si manifestano in età pediatrica. Le famiglie si trovano spesso a fronteggiare viaggi, spostamenti e ricoveri improvvisi, con la consapevolezza che ogni giornata può essere segnata da imprevisti drammatici.

Per i soccorritori intervenuti sulla 131, il martedì pomeriggio è stato un banco di prova difficile: rispondere con tempestività, coordinare elisoccorso e ambulanze, affrontare l’impotenza di fronte a una vita che si spegne. Per l’autorità giudiziaria, ora, la priorità è dare certezze ai genitori attraverso accertamenti oggettivi, in un quadro che resta drammatico ma che merita chiarezza e rispetto.

Resta il silenzio di una comunità colpita, il dolore di una famiglia e l’attesa di un referto che difficilmente potrà cambiare l’esito, ma che rappresenta un passaggio doveroso di fronte a una vicenda tanto delicata.

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