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Cronaca
16 Settembre 2025 - 13:43
Rogo all'Euro Hotel di Volpiano: cinque minorenni denunciati (foto archivio)
Cinque adolescenti, quattro diciassettenni e un sedicenne, sono stati denunciati alla procura dei minori di Torino per aver appiccato l’incendio che lo scorso 6 luglio ha colpito l’ex Euro Hotel di Volpiano, nel Torinese. L’edificio, ormai chiuso da anni e spesso teatro di accessi non autorizzati, era diventato un luogo di curiosità e di passaggi occasionali, ma quella sera si è trasformato in un pericolo concreto, con le fiamme che hanno rapidamente avvolto le stanze e i corridoi. L’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo e massiccio, ma il rogo ha comunque provocato danni ingenti, confermando quanto possano essere devastanti gesti apparentemente “innocui”.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Chivasso hanno permesso di risalire ai responsabili, individuati tra i giovani che più spesso frequentavano l’area, e di denunciarli. Quattro di loro hanno diciassette anni, il quinto sedici. Un’età in cui la curiosità e la voglia di trasgredire possono facilmente scatenare azioni pericolose, soprattutto se a disposizione ci sono luoghi abbandonati e privi di sorveglianza. Il caso dell’ex Euro Hotel dimostra come l’assenza di controlli possa trasformarsi in un rischio concreto non solo per la struttura, ma anche per chi vi si avventura e per chi si trova nelle vicinanze.
L’edificio, da tempo oggetto di una procedura fallimentare seguita dal tribunale di Torino, aveva già attirato l’attenzione per episodi di accesso non autorizzato. La struttura, un tempo albergo di riferimento della zona, oggi versa in uno stato di degrado che la rende vulnerabile e potenzialmente pericolosa. Il rogo dello scorso luglio ha portato alla luce una questione più ampia, quella della gestione e della messa in sicurezza degli immobili abbandonati: come prevenire che diventino luoghi di rischio per ragazzi e passanti? Come garantire che la curiosità giovanile non sfoci in danni irreparabili?
La denuncia dei minorenni non rappresenta solo un atto legale, ma anche un monito: la curiosità e il desiderio di avventura devono sempre confrontarsi con le regole della sicurezza e con la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. Gesti come quello di appiccare un incendio possono avere conseguenze tragiche, e la lezione che emerge da questa vicenda è chiara: il gioco non può mai trasformarsi in pericolo reale.
Un episodio che, oltre a segnare la carriera di cinque giovani, solleva interrogativi sulla responsabilità collettiva e sulla necessità di controlli più efficaci sugli edifici abbandonati. Non si tratta solo di punire, ma di prevenire e sensibilizzare, affinché la curiosità dei ragazzi non si trasformi in tragedia.
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