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Cronaca
12 Settembre 2025 - 10:13
Blitz dei Carabinieri a Torino e provincia: sequestrati oltre 2 chili di cocaina e panetti di hashish
Una giornata di controlli mirati si è trasformata in una vera e propria offensiva contro lo spaccio di droga nell’area metropolitana torinese. Il 10 settembre, tra il pomeriggio e la sera, i Carabinieri hanno stretto le maglie attorno a uomini già noti alle forze dell’ordine e a giovani trafficanti in transito con carichi pesanti, confezionando un bilancio che parla di oltre due chili e mezzo di cocaina sequestrata, centinaia di grammi di hashish, denaro contante e bilancini di precisione. Una catena di arresti che mette in luce, ancora una volta, quanto la provincia di Torino resti un crocevia sensibile nei traffici di stupefacenti.
Il primo intervento è scattato a Grugliasco, dove i militari della Compagnia di Rivoli hanno bussato alla porta di un ventiquattrenne albanese. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, custodiva in casa 769 grammi di cocaina, suddivisa in sette pacchetti di cellophane, e 562 grammi di hashish in panetti. Accanto, un bilancino e uno smartphone utilizzato per i contatti. Tutto è stato sequestrato, mentre lui è stato trasferito in carcere alle Vallette, indagato per detenzione di droga ai fini di spaccio.
Poco più tardi, a Nichelino, le manette sono scattate per un quarantaseienne con precedenti. Fermato a piedi, è stato trovato con oltre 200 grammi di cocaina, contanti e un bilancino. Per lui il giudice ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa delle decisioni successive.
La partita più rilevante si è giocata però a Torino, in via Coppino, dove i Carabinieri della Stazione Le Vallette hanno intercettato un’auto sospetta con a bordo due giovani marocchini, di 24 e 22 anni. All’interno, il carico: due chili di cocaina e una quantità di hashish. Per entrambi si sono spalancate le porte del carcere, con la stessa imputazione contestata negli altri casi: traffico di sostanze stupefacenti.
Infine, in via Pannunzio, nel quartiere Lingotto, i militari hanno colto sul fatto un ventisettenne originario del Mali, irregolare sul territorio, mentre cedeva cinque dosi di cocaina a un uomo del posto. In tasca aveva anche il denaro dello scambio: sequestrato insieme alle bustine. Per lui, arresti domiciliari.
Quattro operazioni distinte, nello stesso arco orario, che rivelano la varietà delle dinamiche di spaccio: dal giovane trafficante straniero che trasporta chili di cocaina in auto, al piccolo pusher di quartiere che vive di dosi vendute per strada. Il filo conduttore è la diffusione capillare della sostanza più remunerativa del mercato nero: la cocaina, ormai radicata in ogni fascia del territorio, dalle periferie urbane alle zone residenziali della provincia.
L’azione dei Carabinieri si inserisce in un quadro investigativo più ampio, che punta a frenare la filiera dello spaccio a monte, colpendo sia i depositi che i canali di distribuzione. Le operazioni, pur avendo caratteristiche diverse, mostrano come lo schema resti invariato: stupefacente già confezionato, bilancini di precisione, contante in banconote di piccolo taglio. Elementi che confermano la destinazione alla vendita.
Il comunicato dell’Arma ricorda che tutti i provvedimenti sono stati emessi nella fase delle indagini preliminari e che per i soggetti arrestati vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Ma la quantità di droga sequestrata parla da sola e lascia intuire la portata economica del giro che ogni giorno attraversa la cintura torinese.
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