Cerca

Cronaca

Ivrea, ragazza disperata tenta di gettarsi nella Dora: salvata da un passante e dalla polizia

Passante avvisa la polizia; agente la convince dopo mezz’ora. Intervenuti vigili del fuoco e 118

Ivrea, ragazza disperata

Ivrea, ragazza disperata tenta di gettarsi nella Dora: salvata da un passante e dalla polizia

Un gesto disperato, un passante attento e la prontezza delle forze dell’ordine hanno evitato che il pomeriggio di domenica 24 agosto si trasformasse in tragedia a Ivrea. Sul lungo Dora, nei pressi di un ponte, una giovane ragazza straniera era seduta sul muretto, in lacrime e con lo sguardo perso nel vuoto, pronta a lasciarsi cadere nelle acque impetuose del fiume.

A notare la scena è stato un cittadino che, intuendo la gravità del momento, ha immediatamente fermato una pattuglia della polizia in transito. A quel punto è iniziata una corsa contro il tempo. Uno degli agenti del commissariato di Ivrea si è avvicinato con estrema cautela, instaurando un dialogo con la giovane. Il poliziotto, con tono calmo e rassicurante, ha provato a comprendere cosa la spingesse a quel gesto.

È emerso che all’origine della disperazione ci fosse un litigio con il compagno, degenerato al punto da farle pensare che l’unica via fosse togliersi la vita. La situazione era delicatissima: ogni parola poteva essere decisiva. Nel frattempo, è stato attivato il protocollo d’emergenza. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, pronti a intervenire in caso di necessità.

La ragazza, inizialmente, rifiutava ogni tentativo di persuasione e non voleva muoversi. Solo grazie alla pazienza e all’umanità dell’agente, che per oltre mezz’ora ha continuato a parlarle senza mai perdere la calma, si è convinta ad allontanarsi dal bordo del ponte. Un passo indietro che ha significato salvezza.

La vicenda si è così conclusa senza conseguenze drammatiche, lasciando però un forte impatto emotivo su chi ha assistito alla scena. Fondamentale è stato il gesto del passante che, anziché tirare dritto, ha scelto di fermarsi e chiedere aiuto. Un esempio concreto di senso civico, che insieme alla professionalità degli agenti ha impedito che un momento di crisi diventasse irreversibile.

L’episodio ricorda quanto la prevenzione del suicidio passi anche attraverso l’attenzione quotidiana e l’ascolto. Spesso basta una parola, un segnale di vicinanza, per aprire uno spiraglio in chi si sente soffocato da problemi che appaiono insormontabili.

Chi vive situazioni di disagio profondo deve sapere che non è solo. Oltre al numero di emergenza 112, è possibile rivolgersi a servizi di supporto come Telefono Amico, attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24 al numero 02 2327 2327, o tramite webcall gratuita su www.telefonoamico.net.

A Ivrea, questa volta, la prontezza di chi ha scelto di agire e la sensibilità delle forze dell’ordine hanno fatto la differenza. Una storia che lascia con sé un insegnamento: anche un singolo gesto può salvare una vita.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori