Cerca

Cronaca

Paura oltre i tremila metri: due escursionisti salvati in elicottero

Recuperati dal reparto volo di Malpensa e dal Soccorso alpino, in buone condizioni

Elisoccorso (foto di repertorio)

Elisoccorso (foto di repertorio)

La montagna, in piena estate, richiama centinaia di appassionati. Ma il fascino delle vette oltre i tremila metri nasconde sempre insidie che richiedono attenzione, preparazione e prudenza. È quanto è accaduto ieri pomeriggio sul monte Giove, una delle cime più alte delle Alpi Lepontine, nel territorio comunale di Formazza (Verbano-Cusio-Ossola), dove due escursionisti in difficoltà sono stati raggiunti e messi in salvo dai soccorritori.

L’allarme è scattato nel primo pomeriggio, quando i due hanno segnalato di non riuscire a proseguire lungo l’itinerario, bloccati in un tratto impervio. Le condizioni meteo non presentavano criticità particolari, ma la quota elevata e il terreno accidentato hanno reso impossibile ai due continuare il cammino senza rischi. Per questo è stato necessario l’intervento del reparto volo dei vigili del fuoco di Malpensa, che ha inviato un elicottero attrezzato per le operazioni di recupero in alta quota.

Il sorvolo della zona ha permesso di individuare rapidamente i due escursionisti. Grazie alle manovre del velivolo e al verricello di bordo, il personale specializzato è riuscito a calarli in sicurezza e a portarli in una zona accessibile. Entrambi, pur provati dalla disavventura, erano in buono stato di salute e non hanno avuto bisogno di cure ospedaliere. Sul posto era presente anche una squadra del Soccorso alpino, pronta a intervenire a terra qualora le operazioni aeree si fossero rivelate troppo complicate.

L’intervento si è concluso senza ulteriori difficoltà, ma l’episodio riaccende l’attenzione sulla sicurezza degli itinerari escursionistici ad alta quota. Il monte Giove, con i suoi oltre 3.000 metri, domina la valle Formazza ed è una meta ambita dagli amanti dell’alpinismo e del trekking. Tuttavia, la combinazione di quota, tratti esposti e variabilità del tempo lo rende un terreno che non va mai sottovalutato.

Gli esperti ricordano che anche in piena estate, quando il richiamo delle cime è forte, le condizioni possono mutare rapidamente e mettere a dura prova anche escursionisti allenati. A rendere critiche le salite, spesso, non sono soltanto i temporali improvvisi o i nevai residui, ma anche la stanchezza accumulata e la mancanza di attrezzatura adeguata.

Proprio per questo le raccomandazioni restano sempre le stesse: informarsi accuratamente sul percorso, partire con l’equipaggiamento adatto, monitorare i bollettini meteo e non esitare a rinunciare alla vetta quando le condizioni non garantiscono la sicurezza. L’intervento di ieri dimostra ancora una volta l’importanza di poter contare su una rete di soccorso efficiente e capillare, capace di intervenire rapidamente in scenari complessi come quelli dell’alta montagna.

Per i due escursionisti bloccati sul monte Giove la giornata si è chiusa con un grande spavento, ma anche con la consapevolezza di aver avuto dalla loro parte la prontezza e la professionalità dei soccorritori. Un episodio che si somma ai numerosi interventi portati a termine ogni anno nelle valli ossolane e che conferma quanto il Verbano-Cusio-Ossola resti una terra di straordinaria bellezza, ma anche di grande rispetto e responsabilità per chi la frequenta.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori