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La sindaca-influencer in posa tra bagni e muri storici

Da Elena Piastra post e sorrisi, da Nino Daniel e Caterina Greco applausi virtuali. Intanto a settembre i genitori si chiedono se i figli troveranno scuole migliori o solo nuove foto su Facebook

La sindaca-influencer in posa tra bagni e muri storici

La sindaca-influencer in posa tra bagni e muri storici

C’è chi d’estate va al mare, chi in montagna, e chi – come la sindaca di Settimo – racconta ai cittadini di preferire il "tour dei cantieri scolastici". Non un sopralluogo tecnico (non è geometra e neppure ingegnere), non un momento di verifica dei lavori (non è il direttore). È un tour e basta perché a Settimo tutto è palcoscenico da reality, con lei che cammina tra ponteggi, bagni appena riverniciati e aule vuote con l’aria da sindaca-commissario di cantiere, lo zainetto in spalla e la posa già pronta per la foto.

Il copione lo conosciamo a memoria: prima il post ufficiale del Comune, con tanto di linguaggio da comunicato stampa e aggettivi altisonanti (“spazio polivalente”, “camminamento storico”, “valorizzazione del muro di cinta”). Il giorno dopo il post personale sul profilo di Elena Piastra, condito da sorrisi e frasi dal tono quasi confidenziale. E infine la processione social dei fedelissimi: Nino Daniel, Caterina Greco e il resto del fan club che non mancano mai di commentare con il celebre trittico “bene, brava, bis”. A quel punto, i like volano più veloci dei muratori che montano le impalcature.

E così il cantiere diventa passerella. Alla scuola Gobetti l’ex alloggio del custode diventa uno “spazio polivalente” – che detto così sembra quasi la nuova ala del Politecnico di Torino, invece sono due stanze unite. La mensa diventa biblioteca, perché oggi basta spostare un tavolo per trasformare gli ambienti e farli sembrare innovazione. E poi il vero colpo di teatro: un camminamento a ridosso del muro di cinta storico. Avete capito bene: si fa una passerella pedonale e la si racconta come se fosse la Cappella Sistina. “Ultima testimonianza dell’antica cascina” recita il comunicato, con toni da archeologo. Mancava solo Indiana Jones in conferenza stampa.

Alla scuola Vivaldi invece, il grande traguardo sono le otto porte dei bagni sostituite. E son porte fiammanti immortalate come trofei. C’è chi ipotizza persino un’inaugurazione ufficiale, con tanto di taglio del nastro davanti ai water.

All’asilo nido Papà Cervi infine, il tetto nuovo: intervento necessario dopo anni di infiltrazioni, spacciato come “investimento strategico”. La verità è che dopo aver passato anni a rattoppare, finalmente si rifà la copertura, e il Comune la racconta come la rivoluzione francese.

L’assessore Alessandro Raso mette il carico: “Ogni estate cerchiamo di rispondere alle richieste, con le risorse che abbiamo”. Giusto ricordare ai cittadini che, se piove in classe o se il termosifone non funziona, bisogna avere pazienza: l’importante è che ci siano le foto del sopralluogo da condividere.

La verità è che dietro ogni foto di cantiere c’è una precisa strategia: non importa cosa si fa, ma come lo si comunica. Il cantiere diventa scenografia, la sindaca attrice protagonista, gli assessori comprimari e i cittadini semplici spettatori di un film già visto. Un film che periodicamente si ripete identico, con nuovi titoli ma stesso finale. I lavori alle nuove scuole, la posa della prima pietra, la colata di calcestruzzo e via dicendo.

Il punto è proprio questo: più che i lavori, a Settimo a funzionare è la macchina della comunicazione, un meccanismo oliato che trasforma qualsiasi serratura avvitata in un grande evento civico. Nel frattempo, i genitori si chiedono se a settembre i loro figli troveranno davvero scuole più vivibili, o solo nuove inquadrature per l’album social della sindaca.

Insomma, Settimo continua a essere amministrata a colpi di post, selfie e condivisioni. Funziona così: si spende più energia a raccontare che a fare. Ma tranquilli: per sapere come stanno le scuole non serve andarci. Basta seguire la sindaca-influencer su Facebook.

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