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Cronaca
21 Agosto 2025 - 11:22
Aggressione brutale in centro: pugni e calci per rubargli cellulare e portafoglio (foto archivio)
Un episodio di violenza brutale ha scosso il centro di Bra, dove un uomo è stato aggredito in pieno giorno per un bottino di poco valore, ma a caro prezzo per la sua incolumità. L’attacco è avvenuto lo scorso 10 agosto in via Trento e Trieste, a pochi passi dal cuore cittadino. La vittima stava salendo nella propria auto parcheggiata quando è stata improvvisamente assalita da due individui che lo hanno colpito con una raffica di pugni al volto e al corpo, lasciandolo stordito e incapace di difendersi.
Una volta a terra, l’uomo è stato derubato del portafoglio e dello smartphone, l’unico obiettivo dei malviventi. Nonostante la violenza subita, la vittima ha avuto la prontezza di chiedere aiuto e, all’arrivo dei carabinieri della stazione di Bra, ha fornito una descrizione dettagliata dei due aggressori.
Le indagini, avviate immediatamente, hanno permesso ai militari di stringere il cerchio nel giro di poche ore. I rapinatori, due giovani di 26 e 28 anni, entrambi residenti a Cuneo e di origine nigeriana, sono stati individuati mentre tentavano di dileguarsi nelle vie limitrofe e subito bloccati.

Durante la perquisizione, i carabinieri hanno recuperato la refurtiva: portafoglio e cellulare, ancora in possesso dei rapinatori. Gli oggetti sono stati restituiti al legittimo proprietario, che intanto era stato trasportato all’ospedale di Verduno, dove i medici hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.
Gli arrestati, già noti alle forze dell’ordine, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Asti, dove si trovano a disposizione dell’autorità giudiziaria con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali.
L’episodio, avvenuto in pieno centro e con modalità particolarmente violente, ha sollevato preoccupazione tra i cittadini di Bra, che vedono crescere i timori per la sicurezza nelle strade. Una vicenda che riaccende il dibattito sulla capacità del territorio di difendersi da aggressioni tanto dirette quanto brutali, e che richiama l’attenzione sulla necessità di presidi costanti contro fenomeni di microcriminalità sempre più spregiudicata.
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