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Cronaca

Travolta e uccisa a Milano, i minori coinvolti saranno trasferiti in comunità protette

Tre di loro fermati in Piemonte dopo la fuga, tra loro il conducente dell’auto che ha investito mortalmente Cecilia De Astis. Si cerca ancora il quarto

Hanno travolto e ucciso 71enne a Milano, il quarto è ricercato

Hanno travolto e ucciso 71enne a Milano, il quarto è ricercato

A tre giorni dal tragico investimento in via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio di Milano, che ha causato la morte di Cecilia De Astis, 71 anni, la Procura minorile ha disposto il collocamento in comunità protette per tre dei quattro ragazzini di origine bosniaca coinvolti. I minori, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, si trovano ora in un luogo sicuro, lontano dalle famiglie, in attesa che il Tribunale per i minorenni convalidi il provvedimento e ne definisca le modalità di permanenza e di visita.

Il gruppo era stato individuato subito dopo l’incidente grazie alle telecamere di sorveglianza e a un dettaglio inconfondibile: le vistose magliette dei Pokémon indossate quel giorno. Nei loro camper, in condizioni precarie, la polizia locale aveva trovato proprio quelle T-shirt e parte della refurtiva sottratta poche ore prima dall’auto di un turista francese, la stessa vettura rubata con cui è stata travolta l’anziana.

Gli agenti, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, li avevano tenuti sotto osservazione nell’accampamento di via Selvanesco. Nel pomeriggio del giorno successivo alla tragedia, i ragazzi erano usciti senza autorizzazione ma erano rientrati poco dopo. In serata, un nuovo tentativo di allontanamento ha confermato il sospetto di una fuga organizzata. Le famiglie si sono mosse su due mezzi diversi: una destinazione probabile, secondo gli investigatori, poteva essere la Francia o la Spagna.

Il tredicenne che era alla guida dell’auto al momento dell’incidente e il fratello sono stati fermati in Piemonte, in un terreno agricolo a Beinasco (Torino) dove in passato sorgeva un campo nomadi. L’undicenne del gruppo è stata invece intercettata lungo l’autostrada A6 Torino-Savona, all’altezza del casello di Fossano (Cuneo), a bordo di un furgone guidato dalla nonna. All’interno del veicolo sono stati trovati gioielli e monili rubati, motivo per cui la donna è stata denunciata per ricettazione. I genitori della bambina si trovano in Bosnia per un lutto.

Il provvedimento di presa in carico, attivato in base all’articolo 403 del Codice civile, è motivato dal rischio di “grave pregiudizio e pericolo per l’incolumità psico-fisica” dei minori nell’ambiente familiare. La stessa misura sarà adottata anche per il quarto ragazzo, ancora irreperibile. Entro 15 giorni si terrà un’udienza per confermare la collocazione in comunità e definire le regole di visita.

Nel giorno dell’addio a Cecilia De Astis, il figlio Filippo Di Terlizzi ha ricordato: «Sono dei bambini, non avevano neanche 14 anni. Non possiamo mettere sulle loro spalle tutte le responsabilità del gesto». Parole riprese anche dal parroco durante l’omelia: «Il nemico non sono i bimbi». Un monito che invita a distinguere tra la ricerca di giustizia e il bisogno di protezione per chi, pur autore di un atto gravissimo, resta ancora un minore.

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