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Allarme West Nile in Italia: casi in aumento del 59% in una settimana e 19 morti

Il virus si espande dal Centro al Nord con tasso di letalità oltre il 15%, Iss avverte: “Picco previsto ad agosto”

Iss, in Italia i casi West Nile aumentati da 173 a 275

Iss, in Italia i casi West Nile aumentati da 173 a 275

In Italia i contagi da virus West Nile stanno crescendo a un ritmo preoccupante. Secondo il quinto bollettino di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, i casi confermati sono passati in soli sette giorni da 173 a 275, con un incremento del 59%. La malattia, inizialmente concentrata soprattutto in Lazio e Campania, si sta rapidamente diffondendo anche nelle regioni settentrionali.

Tra i casi accertati, 126 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (6 in Piemonte, 7 in Lombardia, 5 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia, 4 in Emilia-Romagna, 47 in Lazio, 50 in Campania, 1 in Basilicata, 3 in Calabria e 2 in Sardegna). Si registrano inoltre 20 casi asintomatici individuati in donatori di sangue, 125 forme febbrili, 2 casi asintomatici e 2 sintomatici non neuro-invasivi.

Il numero dei decessi è salito da 11 a 19 (1 in Piemonte, 1 in Lombardia, 8 in Lazio, 8 in Campania e 1 in Calabria), con una letalità confermata al 15,1% sulle forme neuro-invasive. Per confronto, nel 2018 era del 20% e nel 2024 del 14%.

La circolazione del virus è stata dimostrata in 52 province, contro le 42 della settimana precedente, e il numero delle regioni coinvolte è salito da 12 a 15: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

«La diffusione dei casi, che finora ha maggiormente riguardato il Lazio e la Campania, si sta espandendo nelle aree endemiche delle Regioni del Nord Italia in cui ogni anno registriamo casi nell'uomo», avvertono gli esperti del Dipartimento di Malattie infettive dell’Iss. «Qualche caso sporadico lo stiamo registrando anche nelle Regioni del Sud. Normalmente il picco dei casi di West Nile nell'uomo si raggiunge nel mese di agosto, come evidenziato dai dati degli anni precedenti, anche se è difficile prevedere esattamente l'andamento del numero dei contagi che può dipendere da numerosi fattori anche di tipo ambientale e climatico».

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