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Cronaca

Controllori chiedono il biglietto: li prendono a calci e pugni

Prognosi di 15 e 5 giorni: la polizia sulle tracce degli aggressori

Aggressione in metro a Torino, due controllori Gtt presi a pugni alla stazione Monte Grappa

Aggressione in metro a Torino, due controllori Gtt presi a pugni alla stazione Monte Grappa

Ennesimo episodio di violenza sui mezzi pubblici a Torino, dove due controllori della Gtt sono stati brutalmente aggrediti da due passeggeri che si sono rifiutati di mostrare biglietto e documenti. È successo nel primo pomeriggio di lunedì 11 agosto, alla fermata della metropolitana Monte Grappa, poco dopo le 13, quando i due verificatori, saliti a bordo alla stazione Principi d’Acaja, hanno chiesto a due uomini di esibire il biglietto.

La risposta è stata un misto di insulti e rifiuti, con i toni che si sono rapidamente accesi. Giunti alla fermata successiva, i due passeggeri sono scesi, seguiti dai controllori che avevano già allertato le forze dell’ordine per evitare la fuga. Sulle scale di accesso a corso Francia, all’altezza di Montegrappa, la situazione è precipitata: i due aggressori hanno colpito ripetutamente i verificatori con pugni, anche alla testa, prima di darsi alla fuga.

I due dipendenti della Gtt sono stati soccorsi e trasportati all’ospedale Mauriziano, dove i medici hanno stabilito per uno una prognosi di 15 giorni e per l’altro di 5 giorni. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha raccolto un dettaglio potenzialmente decisivo: durante la fuga, uno degli aggressori ha perso un foglio con annotata la targa di un’auto, da cui sarebbe stato possibile risalire a un nominativo utile per l’identificazione. Le telecamere di sorveglianza della stazione e della zona circostante sono ora al vaglio degli investigatori.

L'Ospedale Mauriziano

L’episodio è stato portato all’attenzione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e ha subito acceso la polemica politica. Il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana, segretario cittadino di Forza Italia, in una nota hanno denunciato: “Si può essere pestati per fare il proprio lavoro? È quanto accaduto a due controllori Gtt per aver semplicemente chiesto di poter vedere il biglietto della metro a due passeggeri. Il bilancio è di 15 giorni di prognosi per uno e 5 per l’altro. Ci chiediamo se questa è la Torino modello per standard di sicurezza, così come uscita dall’ultima riunione del Comitato provinciale”.

I due esponenti politici hanno poi puntato il dito contro quella che definiscono “una città permeata da un senso di impunità, soprattutto verso la popolazione immigrata”. E hanno accusato il sindaco e le istituzioni di minimizzare il problema: “Le dichiarazioni roboanti dove i problemi sulla sicurezza vengono derubricati a marginali lanciano un messaggio sbagliato e i frutti si vedono nelle continue aggressioni quotidiane. Il secondo problema è il rischio che lavoratori preposti a far rispettare le regole vengano scoraggiati a farlo perché lasciati soli. Su fatti del genere deve passare l’idea della tolleranza zero”.

Rosso e Fontana hanno infine rilanciato la loro proposta: “Torniamo a sollecitare la nomina di un Commissario straordinario per la Sicurezza a Torino e di collegare la città al decreto Caivano. Ormai Torino è una grande zona rossa e il ripetersi di fatti di cronaca come questo rischia di minare l’immagine turistica della città”.

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