Una serata di agosto si è trasformata in tragedia alle porte di San Gillio, lungo la strada comunale della Bizzarria, al confine con Druento. Erano da poco passate le 20 di sabato 2 agosto quando Antonio Compare, 60 anni, residente a Givoletto, ha perso la vita in sella al suo scooter, schiantandosi contro un albero. A causare l’incidente, con ogni probabilità, un infarto improvviso che non gli ha lasciato scampo.
L’uomo stava percorrendo un tratto di strada tranquillo, immerso nella campagna, quando ha perso improvvisamente il controllo del ciclomotore. Non ci sono segni di frenata né altri veicoli coinvolti. La dinamica lascia pochi dubbi: l’arresto cardiaco sarebbe avvenuto mentre era ancora alla guida, facendolo cadere rovinosamente sull’asfalto e contro un tronco lungo la carreggiata.
A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti sopraggiunti pochi minuti dopo. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 e i carabinieri del radiomobile di Rivoli, seguiti dal medico legale dell’ASL TO3. I soccorritori hanno tentato di rianimarlo, ma per Antonio Compare non c’è stato nulla da fare. Il medico ha confermato che la causa del decesso è verosimilmente un infarto, anche se sarà l’autorità giudiziaria a decidere se disporre eventuali accertamenti ulteriori.

Antonio Compare era un volto noto nella zona. Titolare dell’azienda torinese “San Carlo”, specializzata in serramenti, era considerato un imprenditore serio e appassionato del suo lavoro. La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente tra Givoletto, San Gillio e Torino, lasciando increduli amici, colleghi e clienti. Ma la sua figura andava oltre l’ambito lavorativo: chi lo conosceva lo ricorda anche per la sua passione per i motori e i cavalli. Era infatti da anni speaker ufficiale delle gare del “Centro Ippico Double S Quarter Horse” di via Val della Torre, sempre a San Gillio. Una presenza costante e apprezzata, capace di animare le manifestazioni con competenza e calore umano.
I carabinieri di Rivoli stanno completando gli accertamenti di rito. Le indagini puntano a chiarire con certezza l’origine del malore e la sequenza degli eventi, anche se la pista del malore improvviso resta la più accreditata. Nessun segno di scontro, nessuna anomalia sul mezzo, nessun testimone diretto dell’istante fatale: solo la brusca interruzione di una vita piena, avvenuta in una sera d’estate, senza preavviso.
Nel silenzio che è seguito all’incidente, restano il cordoglio e la memoria. Antonio Compare lascia un segno profondo in chi l’ha conosciuto, tra la dedizione al lavoro, l’entusiasmo per le sue passioni e la discrezione con cui ha saputo vivere, fino all’ultimo giorno.