Cerca

Cronaca

Finti tecnici della caldaia derubano gli anziani a Torino e provincia

Colpi messi a segno con un parente: gioielli, contanti e targhe clonate per un bottino da 20mila euro

Finti tecnici della caldaia

Finti tecnici della caldaia derubano gli anziani a Torino e provincia

Entrava in casa con la scusa di controllare le tubature, ma il vero obiettivo era un altro: svuotare cassetti, portagioie e salvadanai. È finita con un arresto ai domiciliari la carriera di un truffatore seriale, un uomo italiano fermato dalla Squadra Mobile di Torino per aver messo a segno almeno quattro furti (più uno tentato) tra il capoluogo piemontese e alcuni comuni della provincia, con un bottino totale stimato in oltre 20mila euro in contanti e gioielli.

Il copione era sempre lo stesso, e purtroppo collaudato: una divisa improvvisata, modi gentili, la classica scusa del controllo al sistema di riscaldamento, e il gioco era fatto. La vittima designata? Sempre la stessa categoria fragile: anziani soli in casa, spesso confusi, intimoriti o semplicemente troppo fiduciosi.

L’uomo non agiva da solo: complice un parente, con il quale divideva compiti e refurtiva. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due si presentavano come tecnici di una ditta inesistente, riuscivano a farsi aprire la porta con una scusa qualunque — un guasto all’impianto del palazzo, una verifica urgente, una perdita — e, una volta dentro, agivano rapidamente. Mentre uno distraeva la vittima in cucina o in bagno, l’altro frugava nelle stanze da letto, nelle borse, nei mobili, rubando contanti e oggetti preziosi.

L’indagine è partita dopo alcune denunce incrociate, tutte con lo stesso schema: finti controlli tecnici, anziani raggirati, e sparizioni immediate di denaro o gioielli. I poliziotti della Mobile, incrociando dati e immagini delle telecamere di videosorveglianza condominiali, sono riusciti a individuare i due veicoli utilizzati, intestati a prestanome e dotati di targhe clonate.

Le prove si sono consolidate nelle ultime settimane, quando la polizia ha fatto scattare la perquisizione domiciliare, trovando due veicoli sospetti, una pistola a salve, ricetrasmittenti, targhe false e persino 25mila euro in contanti, probabile frutto di altri colpi ancora non denunciati. Non mancavano nemmeno vari monili e oggetti di valore, che ora verranno catalogati e restituiti, ove possibile, ai legittimi proprietari.

Secondo gli inquirenti, il truffatore agiva con freddezza e metodo, scegliendo condomini popolati da persone anziane e poco frequentati da parenti o vicini. In alcuni casi aveva effettuato sopralluoghi nei giorni precedenti, fingendosi operaio o consegnatario per individuare le vittime più vulnerabili. Un’attività definita "professionale" dagli stessi investigatori, tanto da far ipotizzare che l’uomo fosse coinvolto in una rete più ampia di truffe seriali, ancora da verificare.

Il rischio, ora, è che molti altri episodi non siano mai stati denunciati, per vergogna o per paura. Le forze dell’ordine invitano i cittadini — soprattutto gli anziani — a non fidarsi mai di chi si presenta senza preavviso, anche se in abiti apparentemente professionali, e a contattare subito il 112 in caso di sospetto. L’arresto è stato eseguito con una misura cautelare ai domiciliari, in attesa del processo. Ma il messaggio è chiaro: la sicurezza inizia dalla porta di casa, e la truffa non è mai un gioco da ragazzi.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori