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Cronaca

Urla e minacce davanti al bar: carabinieri costretti a usare lo spray per fermarlo

È lo stesso uomo bloccato due giorni prima in centro a Cuorgnè: nuovo intervento d’urgenza con 118 e ricovero a Ivrea

Di nuovo caos a Cuorgnè: urla e minacce davanti al bar, carabinieri costretti a usare lo spray per la seconda volta in due giorni

Di nuovo caos a Cuorgnè: urla e minacce davanti al bar, carabinieri costretti a usare lo spray per la seconda volta in due giorni (foto di repertorio)

Ancora una serata ad alta tensione a Cuorgnè, dove sabato 26 luglio 2025, intorno alle ore 19, un uomo di 48 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha scatenato il panico davanti al bar Umberto, locale storico affacciato su piazza d’Armi. Si tratta dello stesso soggetto che solo due giorni prima, giovedì 24 luglio, era stato fermato con lo spray urticante dai carabinieri, sempre nel centro cittadino, per un episodio del tutto simile.

Anche stavolta, la dinamica è apparsa chiara fin da subito: l’uomo, italiano, visibilmente alterato, ha iniziato a urlare, minacciare i passanti e i clienti del bar, costringendo i presenti a chiamare immediatamente il 112. Il pronto intervento delle gazzelle dell’Arma ha evitato il peggio. I militari, trovandosi di fronte a un soggetto fuori controllo, hanno dovuto utilizzare nuovamente lo spray in dotazione per bloccarlo e metterlo in sicurezza.

Una volta immobilizzato, il 48enne è stato preso in carico dal personale sanitario del 118, arrivato sul posto con l’ambulanza, e trasferito all’ospedale di Ivrea per accertamenti. Secondo quanto emerso, l’uomo sarebbe affetto da problemi di natura psichiatrica e al momento del fatto era probabilmente in stato di alterazione da alcol.

L'ospedale di Ivrea

Grazie al tempestivo intervento dei carabinieri, nessuno è rimasto ferito, ma l’episodio ha riacceso le preoccupazioni tra i residenti e i frequentatori del centro cittadino. La scena si è svolta in uno dei luoghi più frequentati di Cuorgnè, davanti a un bar molto noto, in una fascia oraria in cui piazza d’Armi è spesso affollata.

Le forze dell’ordine stanno valutando eventuali misure a lungo termine per gestire una situazione che, nel giro di poche ore, si è ripresentata con identica pericolosità. Il rischio, secondo alcuni testimoni, è che si possa passare dalla minaccia verbale alla violenza fisica se non si interverrà in modo strutturale.

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