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Cronaca
26 Luglio 2025 - 13:12
Dalla Liguria a Settimo per ritrovare l’iPhone: 18 ore di caccia GPS e una denuncia finale per ricettazione! (foto di repertorio)
Le hanno rubato il cellulare in Liguria, ma non si è arresa. Dopo 18 ore di ricerche, lo ha ritrovato in un appartamento a Settimo Torinese, a oltre 150 chilometri di distanza, grazie alla funzione “Trova il mio iPhone”. Protagonista della vicenda una donna a cui era stato sottratto un iPhone 15 Pro Max, dal valore superiore ai mille euro, mentre si trovava a Loano, in provincia di Savona. A finire nei guai è stato un 30enne residente a Settimo, ora denunciato per ricettazione dai Carabinieri della Tenenza cittadina.
Tutto comincia sabato sera, quando la donna si accorge della sparizione del telefono. Disperata ma determinata, decide di tentare il tutto per tutto attivando da un secondo dispositivo Apple la nota funzione di localizzazione del telefono. Si fa accompagnare da un amico e inizia un lungo inseguimento che durerà tutta la notte e parte del giorno successivo.
Il segnale GPS la conduce prima a Torino, nella zona di corso Trapani, dove nel primo pomeriggio di domenica scatta la prima segnalazione. La donna avvisa la Polizia di Stato, che invia una pattuglia del Commissariato competente per tentare un’intercettazione. Ma il cellulare sembra svanito nel nulla. La coppia, però, non si dà per vinta: fotografa tutte le auto parcheggiate nella zona del segnale, per provare a incrociare i dati in caso di nuovi movimenti.
Ritrova il cellulare grazie alla funzione di localizzazione
Poco dopo, il telefono ricompare: il tracciamento lo colloca ora nella periferia di Settimo Torinese. Grazie alle immagini raccolte a Torino, viene individuata una delle stesse auto riprese in corso Trapani, parcheggiata nei pressi di un’abitazione.
A quel punto scatta la chiamata ai Carabinieri di Settimo, che intervengono rapidamente: riescono a risalire all’appartamento in cui si trova il telefono e a recuperare il dispositivo, subito riconsegnato alla legittima proprietaria. All’interno dell’abitazione vive un uomo di 30 anni, che si è ritrovato con una denuncia per ricettazione.
Il caso dimostra ancora una volta quanto le tecnologie di tracciamento, se usate con determinazione e intelligenza, possano risultare decisive anche senza l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Ma evidenzia anche una rete di spostamenti sospetti e la possibile presenza di canali illegali di ricettazione che vanno da una regione all’altra.
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