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Cronaca

Tragedia all’alba a Milano: travolto in monopattino, muore a 20 anni

Un 20enne muore in un incidente a Milano, coinvolto un automobilista 51enne. Indagini in corso sulla dinamica

Tragedia a Milano

Tragedia all’alba a Milano: travolto in monopattino, muore a 20 anni

Una vita spezzata in pochi istanti, nel silenzio della notte. È morto così un ragazzo di 20 anni, residente a Cinisello Balsamo, investito mentre percorreva Corso Sempione a bordo del suo monopattino elettrico, all’altezza dell’incrocio con via Melzi d’Eril. L’incidente è avvenuto alle 3.10 del 20 giugno, in un punto della città dove il traffico notturno non dovrebbe far paura. E invece si è trasformato in tragedia.

A travolgerlo è stata un’autovettura condotta da un uomo di 51 anni, che secondo le prime ricostruzioni procedeva a velocità sostenuta. L’impatto è stato violentissimo: il giovane è stato sbalzato per metri, finendo contro lo spartitraffico in pietra. Un casco abbandonato sull’asfalto suggerisce che il ragazzo viaggiasse con un minimo di protezione, ma non è bastato. Quando un’ambulanza, impegnata in un altro intervento, ha notato il corpo e ha interrotto la corsa per soccorrerlo, le sue condizioni erano già gravissime.

Il trasporto al Niguarda è stato immediato, ma il ragazzo è morto poco dopo il ricovero. Troppo gravi le lesioni riportate. La sua identità non è ancora stata resa pubblica, ma la notizia ha già colpito duramente la comunità di Cinisello, dove viveva con la famiglia.

Tragedia a Milano

La Polizia Locale di Milano ha aperto un’inchiesta per stabilire le responsabilità. I rilievi sul posto sono durati ore, mentre si cercava di chiarire la dinamica dell’impatto, avvenuto in corrispondenza di un semaforo lampeggiante, dettaglio tutt’altro che marginale. Gli agenti stanno verificando se il conducente dell’auto abbia rispettato i limiti di velocità e se il giovane abbia attraversato correttamente. Ma su un punto tutti concordano: la velocità dell’auto era incompatibile con un incrocio urbano, anche nelle ore notturne.

Questo nuovo dramma riapre il tema della sicurezza stradale in città, in particolare per chi utilizza monopattini elettrici, ormai diffusi capillarmente. Mezzi agili, pratici, ma spesso inseriti in una mobilità urbana ancora impreparata. I numeri parlano chiaro: a Milano, come in molte metropoli europee, gli incidenti con monopattini sono in aumento, e le vittime sono spesso giovani.

La presenza del casco, non obbligatorio per i maggiorenni ma consigliato, solleva anche una riflessione sull’adeguatezza delle norme attuali. Allo stesso tempo, cresce la richiesta di maggiori controlli notturni, specie in zone centrali dove il limite dei 50 km/h viene spesso superato impunemente.

Nel frattempo, mentre la famiglia del ragazzo è distrutta dal dolore, la città si interroga. Il cordoglio sui social è unanime, ma lascia spazio a un’amarezza profonda: questa morte forse si poteva evitare. Bastava più prudenza, da parte di tutti.

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