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Cronaca
16 Maggio 2025 - 09:27
Bambina di 14 mesi scomparsa, ritrovata dopo un anno: è positiva alla cocaina
Una neonata di appena 14 mesi, scomparsa da oltre un anno, è stata ritrovata in provincia di Novara in condizioni devastanti: positiva alla cocaina, abbandonata a sé stessa in un’abitazione sporca, senza igiene né cure, affidata a una pregiudicata tossicodipendente. La madre, una giovane italiana, aveva denunciato la sparizione mesi fa. Ma dietro la cronaca c’è una spirale di sopraffazione, violenza e disperazione che racconta molto più di un caso individuale: è la storia di una bambina nascosta al mondo da un padre senza nome e senza fissa dimora, che avrebbe usato la sua compagna e la gravidanza per restare in Italia. È la storia di una madre costretta a partorire sotto ricatto e botte, di una minore strumentalizzata e dimenticata per mesi, finita nelle mani sbagliate, forse solo per tornaconto personale.
Le indagini della Squadra Mobile di Novara, sezione reati contro la persona, si sono mosse nel buio. L’uomo, straniero irregolare sul territorio, era noto alla polizia per numerosi precedenti: aggressioni, furti, droga, persino armi clandestine. La madre lo conosceva solo attraverso un soprannome. Dopo il parto, la relazione è durata ancora pochi mesi, abbastanza perché lui si appropriasse della bambina e svanisse nel nulla. Gli investigatori lo hanno scovato in un locale notturno, e solo dopo ore di interrogatorio l’uomo ha ammesso di aver “affidato” la figlia a una donna tossicodipendente in provincia.
Scomparsa a 14 mesi, ritrovata dopo un anno
Quando gli agenti sono entrati in quella casa, la scena era raccapricciante. La piccola, sola, sporca, in condizioni fisiche precarie, non camminava né parlava. I sanitari dell’Ospedale Maggiore di Novara hanno eseguito un test tossicologico: positività alla cocaina. Un risultato che gela il sangue. Non è chiaro come la sostanza sia finita nel suo corpo, ma gli inquirenti ipotizzano contatti ambientali continui con stupefacenti. La procura per i minorenni ha convalidato l’immediato allontanamento e avviato la procedura di adottabilità: quella bambina, oggi, ha bisogno di un futuro radicalmente diverso, lontano da ogni legame con chi l’ha tradita fin dall’inizio.
Il padre, la donna che la teneva con sé e la stessa madre – per non aver garantito protezione e aver inizialmente lasciato la figlia all’uomo – sono stati denunciati per maltrattamenti in famiglia. Un atto dovuto, in un caso dove le responsabilità sono stratificate e pesanti. Ma la domanda resta: com’è possibile che una bambina sparisca per oltre un anno, in Italia, senza che nessuno riesca a trovarla? Quanto è vulnerabile un neonato quando nessuno lo cerca davvero, quando lo Stato arriva solo dopo l’irreparabile?
Ora quella bambina è in una struttura protetta, finalmente al sicuro. Ma non c’è lieto fine: c’è un passato da dimenticare e un presente tutto da ricostruire.
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