Cerca

Cronaca

Travolto da un’auto mentre era in bici: muore un uomo di 84 anni

L’anziano è stato sbalzato sull’asfalto dopo l’urto con una Ford: inutili i tentativi dei sanitari di salvargli la vita

Travolto da un’auto mentre era in bici

Travolto da un’auto mentre era in bici: muore un uomo di 84 anni (foto di repertorio)

Era una mattina di sole, una di quelle che invitano a uscire, pedalare, respirare. Ma per Giovanni Correale, 84 anni, pensionato di Occhieppo Inferiore, la strada ha avuto un finale diverso. È morto all’ospedale dopo essere stato travolto da un’auto mentre si trovava in sella alla sua bicicletta sulla provinciale tra Sandigliano e Cerrione, un tratto amato dai ciclisti e battuto ogni giorno da pendolari e appassionati delle due ruote.

L’incidente è avvenuto giovedì 15 maggio, nelle prime ore del mattino. Il ciclista è stato colpito da una Ford EcoSport condotta da una donna di 53 anni, residente a Biella. L’impatto è stato violento: l’uomo è stato sbalzato sull’asfalto, riportando traumi seri al torace e al capo. Immediato l’intervento del 118, con un’ambulanza medicalizzata che ha trasportato l’anziano in codice rosso all’ospedale Maggiore. Purtroppo, nonostante i tentativi dei sanitari, Giovanni non ce l’ha fatta. È spirato poche ore dopo il ricovero.

La dinamica dello schianto è ancora al vaglio della polizia locale di Sandigliano, che ha effettuato i rilievi e ascoltato i primi testimoni. Non è ancora chiaro se si sia trattato di una disattenzione dell’automobilista, di una mancata precedenza o di una manovra improvvisa. La donna, sotto shock, si è fermata subito a prestare soccorso e sarà ascoltata formalmente nelle prossime ore. Si cerca anche l’eventuale supporto di telecamere di sorveglianza della zona.

L’ennesimo incidente tra un’auto e una bicicletta, l’ennesimo lutto che riaccende la rabbia e la frustrazione di chi chiede sicurezza per chi sceglie la bici, soprattutto fuori dai centri urbani, dove spesso mancano corsie protette, segnaletica adeguata e spazi di rispetto. Il tratto di strada dove è avvenuto l’impatto è noto per la sua pericolosità: carreggiata stretta, traffico sostenuto e nessuna protezione per chi pedala. Un contesto in cui basta un attimo – una distrazione, una curva cieca – per spezzare una vita.

Giovanni Correale era uno di quei tanti anziani che sceglievano la bicicletta ogni mattina, per tenersi in forma, per una passeggiata, per vivere il territorio. Era conosciuto e stimato nella sua comunità, che ora si stringe nel dolore. La sua morte è una ferita profonda. E una domanda sospesa: quante volte ancora dovremo raccontare la stessa tragedia prima di vedere un cambiamento reale sulle nostre strade?

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori