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Cronaca
26 Marzo 2025 - 09:30
Biella, chiusa un'officina meccanica abusiva
Un'officina meccanica completamente fuori dalle regole è stata scoperta e chiusa dai carabinieri nel Biellese. L’attività, priva di qualsiasi autorizzazione e non registrata come impresa, operava in modo irregolare, violando le norme sul lavoro e sulla sicurezza. Gli strumenti e le attrezzature presenti sono stati sequestrati e al titolare è stata comminata una sanzione superiore ai 5.100 euro.
Il caso rientra in un contesto più ampio e preoccupante: quello dell’abusivismo nelle autoriparazioni, una realtà ancora diffusa in molte aree del Paese. Officine “fantasma”, che sfuggono ai controlli fiscali, ambientali e di sicurezza, continuano a offrire servizi a prezzi stracciati, danneggiando le imprese regolari e mettendo a rischio i clienti. Il problema non è solo economico: affidare il proprio veicolo a chi lavora senza abilitazioni significa esporsi a riparazioni potenzialmente pericolose, realizzate senza rispettare gli standard tecnici previsti.
Lavorare in nero, spesso in ambienti privi di minime condizioni di sicurezza, espone anche i dipendenti – quando presenti – a gravi rischi fisici e legali. Le normative attuali puniscono severamente chi impiega manodopera irregolare, con multe che possono arrivare a diverse decine di migliaia di euro. Le sanzioni sono state recentemente inasprite, anche per scoraggiare le recidive.
Nel Biellese non è la prima volta che un’officina viene sorpresa ad operare in modo illegale. Negli ultimi anni sono emersi diversi casi, con locali trasformati in officine di fortuna, spesso in capannoni isolati o nei pressi di abitazioni private, dove si riparano auto senza alcuna tracciabilità, e senza smaltire correttamente oli esausti o materiali pericolosi.
L’abusivismo danneggia il territorio, sottrae risorse alla collettività, altera la concorrenza e compromette la sicurezza stradale. È fondamentale scegliere professionisti regolari, iscritti al Registro delle Imprese e abilitati a svolgere il mestiere. Solo così si può garantire un servizio di qualità, sicuro, e rispettoso delle regole.
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