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Cronaca

Tentato omicidio a Orbassano: la drammatica storia di Giulia e Armido

Una relazione tormentata culmina in violenza: il caso di Giulia Cocco e Armido Luisi in tribunale

Tentato omicidio a Orbassano: la drammatica storia di Giulia e Armido

Tentato omicidio a Orbassano: la drammatica storia di Giulia e Armido

In una tranquilla cittadina come Orbassano, alle porte di Torino, si è consumata una vicenda che sembra uscita da un romanzo noir. Una storia di amore e violenza, di promesse infrante e di dolore, che ha portato Giulia Cocco e Armido Luisi, entrambi sordi, a diventare protagonisti di un dramma giudiziario.

Giulia e Armido, rispettivamente di 29 e 27 anni, avevano iniziato la loro convivenza nel febbraio del 2023. Una coppia come tante, almeno all'apparenza. Le loro foto sui social raccontavano di momenti felici, di un amore che sembrava solido. Ma dietro quelle immagini si celava una realtà ben diversa. Offese, morsi, testate al volto: Armido ha raccontato di aver vissuto un incubo, fatto di violenze fisiche e psicologiche. Giulia, in preda a una spirale di comportamenti autolesionistici, arrivava persino a farsi del male per attirare l'attenzione del compagno.

Il 17 maggio dell'anno scorso, la situazione è precipitata. Giulia ha afferrato un coltello e ha colpito Armido quattro volte al torace. Nonostante le ferite, Armido è riuscito a fuggire e a chiedere aiuto ai vicini. Un gesto disperato che gli ha salvato la vita. La comunità di Orbassano è rimasta sconvolta dalla notizia, incapace di comprendere come una relazione potesse degenerare in un simile atto di violenza.

Durante l'udienza preliminare ha scelto di affrontare il rito abbreviato

Il processo e la lettera di scusa

Ora, Giulia si trova ai domiciliari presso la casa dei genitori in provincia di Roma. Durante l'udienza preliminare, ha scelto di affrontare il rito abbreviato, un segnale di pentimento che ha voluto esprimere anche attraverso una lettera di scuse. "So di aver sbagliato", ha scritto, cercando di spiegare il suo gesto. Un interprete ha tradotto le sue parole nella lingua dei segni per Armido, presente in tribunale con la famiglia e la sua legale, Caterina Biafora.

Il processo è stato rinviato al 31 marzo, data in cui si attende la sentenza. Nel frattempo, Armido sta cercando di ricostruire la sua vita, almeno dal punto di vista fisico. Ma le ferite emotive richiederanno tempo per guarire. La vicenda di Giulia e Armido solleva interrogativi profondi sulla natura delle relazioni umane e sulla capacità di riconoscere i segnali di una relazione tossica.

Questa storia ci invita a riflettere su quanto sia importante non sottovalutare i segnali di allarme nelle relazioni. La violenza domestica non ha genere e può colpire chiunque, indipendentemente dal sesso o dalla condizione fisica. È fondamentale che le vittime trovino il coraggio di chiedere aiuto e che la società sia pronta a sostenerle.

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