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Cronaca
24 Gennaio 2025 - 09:31
Follia e proiettili per un banale litigio tra vicini: il post Facebook della vittima!
In un tranquillo angolo di Moncalieri una vicenda dai contorni surreali ha scosso la comunità. Il 3 gennaio scorso, una disputa tra vicini si è trasformata in un dramma: Stefano Milanese, ingegnere di 52 anni, è stato colpito da due proiettili sparati da Vera Schenone, ex sciatrice olimpionica di 84 anni. La causa scatenante? Una presunta lite per una volpe che la donna accudiva e che, a suo dire, sarebbe stata infastidita dal vicino.
Il dramma si è consumato intorno alle 14:30, in un pomeriggio apparentemente tranquillo. Vera Schenone, armata del revolver del marito, ha attraversato la breve distanza che separa la sua casa da Villa Calcino, la residenza in ristrutturazione di Stefano Milanese. Il cancello, aperto per consentire i lavori in corso, ha permesso alla donna di raggiungere l'ingegnere. Dopo aver bussato alla porta, la Schenone ha esploso quattro colpi, due dei quali hanno colpito Milanese al braccio e all'addome.
“Volpe? Quando mi ha sparato, ha detto che dovevo smetterla di dar fastidio ai cani”, ha raccontato Milanese, ancora scosso, ai suoi amici e parenti. L'episodio ha lasciato senza parole un'intera comunità.
Gli investigatori della compagnia dei Carabinieri di Moncalieri
Agli inquirenti, l’ex sciatrice ha fornito una spiegazione che solleva molte perplessità. “Io do da mangiare a una volpe che vive vicino a casa e al mio vicino non stava bene: le dava fastidio. Per questo gli ho sparato”, ha dichiarato agli investigatori della compagnia dei Carabinieri di Moncalieri, coordinati dal pubblico ministero Paolo Toso. Una versione che Milanese ha smentito categoricamente, sostenendo che l’anziana avrebbe parlato di cani durante l’aggressione.
Gli investigatori stanno cercando di chiarire i contorni di questa bizzarra vicenda. Nel frattempo, dopo la convalida dell'arresto, la Schenone è stata posta agli arresti domiciliari presso una RSA.
Dopo un ricovero presso l'ospedale Santa Croce di Moncalieri, Milanese è stato dimesso ed è tornato a casa. Attraverso un post su Facebook, ha voluto ringraziare chi lo ha supportato in questi giorni difficili: “Volevo ringraziare tutti per i calorosi messaggi di vicinanza in questo che rappresenta senza dubbio il momento più difficile della mia vita. Un ringraziamento particolare a chi mi ha tenuto ancora un po’ da questa parte della barricata, cosa tutt’altro che scontata. Dai primi soccorsi celeri e professionali, ai primi rilievi dei carabinieri, ai dottori ed equipe dell’ospedale Molinette di Torino e quelli dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri. Ora inizia una lunga fase di recupero e riflessione. Voglio continuare a confidare nella giustizia e nelle persone di cuore e di valore”.
La vicenda ha suscitato un acceso dibattito non solo a Moncalieri, ma anche a livello nazionale. Come può una banale lite tra vicini degenerare in un tentato omicidio? La figura di Vera Schenone, un tempo regina delle piste da sci e protagonista delle Olimpiadi di Cortina d'Ampezzo del 1956, appare ora sotto una luce completamente diversa.
“Era una donna sempre cortese e distinta, nessuno avrebbe mai potuto immaginare una cosa del genere”, ha raccontato una vicina di casa, incredula di fronte all’accaduto. Gli investigatori continuano a indagare per ricostruire il contesto e le dinamiche che hanno portato a questo gesto estremo.
Mentre le indagini proseguono, la speranza è che la giustizia possa fare il suo corso, chiarendo le responsabilità e restituendo serenità a una comunità profondamente colpita. La vicenda di Moncalieri è un monito sull'importanza di affrontare i conflitti con dialogo e comprensione, evitando escalation che possono trasformare l'ordinario in tragedia.
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