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Cronaca

Arsenale da guerra in cameretta: il giovane torinese che sembra uscito da un film! (VIDEO)

Il ventitreenne arrestato nascondeva armi con matricola abrasa, esplosivi e decine di coltelli. Ora è in carcere mentre le indagini continuano

Arsenale da guerra in cameretta

Arsenale da guerra in cameretta: il giovane torinese che sembra uscito da un film!

Un’operazione dei Carabinieri della Stazione Borgata La Falchera ha portato all’arresto di un ventitreenne torinese, colto in flagranza di reato per la detenzione abusiva di armi con matricola abrasa e materiale esplodente. L’intervento, scattato nel pomeriggio di lunedì 13 gennaio, ha svelato un vero e proprio arsenale nascosto tra i cassetti e gli armadi della cameretta del giovane.

L’uomo, già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per un altro procedimento giudiziario, è stato sottoposto a una perquisizione approfondita che ha portato alla scoperta di un inquietante inventario. Tra gli oggetti sequestrati figurano:

  • Una pistola revolver calibro .38 con matricola abrasa;
  • Tre cartucce calibro .38;
  • Una pistola Beretta calibro 7,65mm, anch’essa con matricola abrasa;
  • Ventotto coltelli a serramanico con lame di varie dimensioni;
  • Sei passamontagna;
  • Un arco con frecce;
  • Due tirapugni in metallo;
  • Due giavellotti artigianali;
  • Due cerbottane corredate da 50 dardi da 9 cm;
  • 1 kg di biglie metalliche;
  • Un kit di pulizia per armi da sparo;
  • 1 kg di zolfo, 1 kg di nitrato di potassio e 1 kg di carbone in polvere, materiali potenzialmente utilizzabili per la fabbricazione di esplosivi.

Il ritrovamento shock dei Carabinieri

Un arsenale inaspettato

Secondo quanto riferito dagli investigatori del Reparto Operativo dei Carabinieri, l’arsenale era meticolosamente occultato, dimostrando una particolare attenzione nel nascondere oggetti che, per la loro natura, configurano reati gravi. La presenza di armi da fuoco, coltelli e materiali per la fabbricazione di esplosivi ha destato forte preoccupazione tra le autorità, che ora stanno indagando sulla possibile destinazione e sull’origine degli oggetti sequestrati.

Il ventitreenne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Torino, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono per accertare eventuali collegamenti con altri individui o organizzazioni.

Come previsto dalla normativa vigente, i provvedimenti adottati nei confronti del giovane sono stati emessi nell’ambito di indagini preliminari e non costituiscono una dichiarazione di colpevolezza. Per il momento, vige la presunzione di innocenza fino all’eventuale sentenza definitiva.

Questa operazione conferma ancora una volta l’importanza del costante lavoro di controllo e monitoraggio svolto dalle forze dell’ordine sul territorio, finalizzato a garantire la sicurezza della comunità.

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