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Il caso
17 Luglio 2024 - 00:29
La rabbia dei commercianti e i controlli sulle auto...
Stanchi. Stufi. Esasperati. Indispettiti. Sono i commercianti di Chivasso che dopo l'escalation di furti commessi ai danni delle loro attività nelle ultime settimane - qualche colpo tentato anche nei giorni scorsi - hanno deciso di prendere il pc ed inviare una lettera al sindaco Claudio Castello.
Per chiedere cosa? Una parola sola: investimenti. Anzi, tre: investimenti per la sicurezza. Il che vuol dire potenziare i controlli sulle strade ma non per sorprendere automobilisti e motociclisti indisciplinati (e multarli, ndr), ma per garantire la sicurezza di chi, con il proprio lavoro, tiene in vita l'economia cittadina.
L'hanno fatto attraverso l'Ascom, la principale associazione di categoria, per bocca, pardon, per tastiera e poi firma, del presidente Carlo Nicosia.
Carlo Nicosia presidente Ascom Chivasso
Con una lettera aperta al sindaco Claudio Castello i commercianti chiedono anche un incontro. Perché così, davvero, proprio non si può andare avanti.
Ecco la lettera che il presidente Ascom ha inviato oggi al primo cittadino della città di Chivasso.
llustrissimo Signor Sindaco Claudio Castello,
Le scrivo riguardo ai recenti furti, tentati o perpetrati, che hanno avuto come vittime i nostri commercianti in diverse zone della Città.
Claudio Castello sindaco di Chivasso
Siamo consapevoli che questa problematica non opprime solamente Chivasso ma ci preme chiedere alla Sua amministrazione l'attivazione di alcune iniziative che riteniamo utili:
Occorre attivare tutte le possibili azioni di controllo e contrasto ai soggetti che vagabondano nelle ore notturne per la città.
Signor Sindaco, il commercio locale è una risorsa per la Città: come Lei sa, insieme stiamo lavorando con il Distretto Urbano del Commercio e con iniziative di promozione di Chivasso: insieme dobbiamo lavorare per restituire la serenità ai nostri operatori!
Le minacce, le difficoltà sono molteplici, dalla concorrenza delle grandi strutture di vendita alle piattaforme on line, fino all'oppressione di burocrazia e regolamenti (anche locali): i tanti, troppi negozi chiusi sono la testimonianza di un grido di dolore che - siamo certi - la Sua amministrazione non vorrà lasciare inascoltato.
Restiamo a disposizione per un approfondimento in un incontro che Le chiediamo di volerci concedere al più presto.
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