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Cronaca

Assalto al bancomat sulla SP 590: la "banda della marmotta" è tornata a colpire

Il colpo è stato commesso alle 4, ma ai malviventi è andata male: sono fuggiti a mani vuote

San Sebastiano da Po

La deflagrazione che ha distrutto il bancomat

La famigerata ormai "banda della marmotta" - dalla tecnica utilizzata per assaltare i bancomat - è tornata a colpire.

Questa notte, tra mercoledì 12 e giovedì 13 giugno, una violenta esplosione ha svegliato i residenti di via Torino a San Sebastiano da Po, sulla SP 590 della Valle Cerrina.

Una banda di malviventi ha fatto saltare lo sportello bancomat della Intesa San Paolo. La deflagrazione ha svegliato condomini e vicini, ma la cassa dello sportello automatico ATM è rimasta intatta.

I ladri sono così stati costretti alla fuga.

Sul posto si sono precipitati i carabinieri di Casalborgone, della compagnia di Chivasso, cui ora sono affidate le indagini. Si esaminano le riprese delle telecamere a circuito chiuso presenti allo sportello.

Il bancomat andato distrutto

Non è la prima volta che il dispositivo viene preso d'assalto dai ladri, vista la posizione - sulla strada statale - che consente di tenere sott'occhio l'arrivo delle forze dell'ordine e favorisce la fuga anche attraverso i campi che circondano l'edificio.

Nell'ultimo anno questa è la terza volta che viene fatto saltare lo sportello di San Sebastiano da Po: altri colpi erano stati commessi lo scorso maggio e nel marzo 2023.

Anche in questa occasione i malviventi hanno utilizzato un sofisticato sistema noto come “marmotta” per far esplodere il bancomat.

Un’ondata di violenza e furti che negli ultimi mesi sta colpendo tutto il territorio, dal Canavese fino ad arrivare alle porte di Torino. Al momento, non è chiaro se la banda che è entrata in azione a San Sebastiano da Po nel corso della nottata appena passata sia collegata o meno con gli autori dei furti agli sportelli nei Comuni limitrofi. 

Che cos’è la tecnica della marmotta?

In gergo è nota come la “tecnica della marmotta”, utilizzata dai delinquenti per far saltare in aria i Bancomat e portare a termine i loro colpi. Ma perché proprio questo nome?

Le forze dell’ordine ipotizzano che il termine sia stato adottato perché la bomba che viene utilizzata per far saltare in aria gli sportelli emette, prima di esplodere, un “fischio” simile al verso che fa, appunto, la marmotta. 

La marmotta in questione sarebbe un oggetto di metallo con un contenitore a forma di cono, che può contenere anche mezzo chilo di polvere da sparo. All’estremità opposta del marchingegno si trova la miccia: una volta che l’oggetto viene inserito all’interno della fessura del Bancomat o dello sportello preso di mira, i ladri non devono fare altro che accendere la miccia, mettersi al riparo e poi uscire per prelevare i contanti. 

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