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Bambini e anziani allo stesso tavolo: a San Mauro c'è un progetto che fa “parlare” le generazioni

Il progetto “Generazioni a confronto” prova a ridurre le distanze all'insegna della condivisione, del dialogo e del senso civico

Bambini e anziani allo stesso tavolo: a San Mauro c'è un progetto che fa “parlare” le generazioni

Bambini e anziani allo stesso tavolo: a San Mauro c'è un progetto che fa “parlare” le generazioni

In una mensa scolastica, tra vassoi, chiacchiere e all’ora di pranzo, a San Mauro Torinese si è consumato qualcosa di poco abituale. Ai tavoli non c’erano solo bambini, ma anche anziani. E non come ospiti di passaggio, bensì come commensali, parte integrante di un momento condiviso. È da qui che passa l’ultimo capitolo di “Generazioni a confronto”, il progetto che prova a mettere in relazione mondi spesso separati più dall’abitudine che dalla distanza.

Martedì 16 e giovedì 18 dicembre, alcuni ospiti della RSA Mezzaluna hanno fatto visita alle scuole primarie “Morante” e “Catti”, entrando nelle classi e negli spazi comuni per trascorrere alcune ore con gli alunni, a ridosso delle festività natalizie. Il momento centrale è stato il pranzo in mensa, condiviso senza cerimonie: anziani e bambini seduti insieme, a parlare, osservare, raccontarsi frammenti di vita.

Un gesto semplice, ma tutt’altro che banale. Perché mangiare insieme, soprattutto in un contesto scolastico, significa entrare nella quotidianità dell’altro, abbassare le difese, creare una relazione che non passa da discorsi preparati o da ruoli prestabiliti.

All’incontro hanno preso parte anche la sindaca Giulia Guazzora, gli assessori Daniele Bagarin e Aldo Parola, insieme ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e al personale della RSA. La loro presenza è rimasta sullo sfondo, mentre la scena era tutta per i bambini e per gli anziani, protagonisti di un confronto fatto più di sguardi e parole spontanee che di formalità. Un ringraziamento è stato rivolto ai cuochi e al personale delle mense, che hanno reso possibile l’organizzazione dei pranzi.

“Generazioni a confronto” prosegue così lungo una linea già tracciata nei mesi scorsi: mettere in contatto diretto giovani e anziani, senza scorciatoie. L’obiettivo è favorire l’ascolto reciproco, ridurre la distanza che spesso accompagna l’età e stimolare nei più giovani un’attenzione concreta verso chi ha vissuto più a lungo, portando con sé esperienze e memoria.

Il progetto si inserisce in un percorso più ampio che coinvolge anche il Consiglio comunale dei ragazzi, e in particolare la figura della nuova sindaca dei ragazzi, spesso presente in queste iniziative. Un ruolo simbolico, ma non marginale, che rafforza l’idea di una cittadinanza che si costruisce presto, anche attraverso esperienze di incontro e condivisione.

Generazioni a confronto” continua quindi a muoversi su un terreno concreto. Non promette miracoli, ma costruisce relazioni. E in tempi in cui le distanze generazionali vengono spesso raccontate come inevitabili, far sedere allo stesso tavolo bambini e anziani resta un gesto semplice, ma tutt’altro che scontato.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante sorriso e tabella

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