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Natale di Solidarietà a San Mauro Torinese: 30 buoni spesa per gli anziani in difficoltà, ma non bastano per tutti

Il Comune rinnova l’iniziativa dei buoni natalizi, ma i numeri raccontano un bisogno sociale più ampio: 82 segnalazioni a fronte di 30 contributi assegnabili

Natale di Solidarietà a San Mauro Torinese: 30 buoni spesa per gli anziani in difficoltà, ma non bastano per tutti

Natale di Solidarietà a San Mauro Torinese: 30 buoni spesa per gli anziani in difficoltà, ma non bastano per tutti

Anche quest’anno San Mauro Torinese conferma il Natale di Solidarietà, l’iniziativa comunale che, dal 2006, cerca di offrire un sostegno concreto agli anziani in condizioni di difficoltà economica nel periodo delle feste. Una misura che si rinnova con modalità ormai consolidate, ma che continua a mettere in luce un dato strutturale: il divario tra le risorse disponibili e il bisogno reale presente sul territorio.

Per il Natale 2025, l’amministrazione ha stanziato 1.500 euro complessivi, destinati all’erogazione di 30 buoni spesa del valore di 50 euro ciascuno. Una scelta che, come emerge dagli atti comunali, nasce dalla volontà di raggiungere un numero maggiore di beneficiari, rinunciando però a un importo più elevato per singolo contributo. In teoria il buono potrebbe arrivare fino a 100 euro, ma la cifra è stata ridotta proprio per ampliare la platea.

I destinatari sono anziani over 65 in condizioni di indigenza, individuati attraverso le segnalazioni dei servizi sociali, delle associazioni di volontariato e delle parrocchie cittadine. La graduatoria, per ragioni di tutela della privacy, non è pubblica, ma segue criteri di priorità ben definiti: anziani soli, coppie di anziani, nuclei con conviventi e situazioni già seguite da altri strumenti di sostegno.

I buoni potranno essere utilizzati esclusivamente per l’acquisto di beni di prima necessità, con l’esclusione degli alcolici, presso esercizi commerciali del territorio che hanno aderito all’iniziativa. Un aspetto che rafforza il legame tra sostegno sociale e economia locale, pur restando sullo sfondo rispetto al nodo centrale della misura.

Il dato più significativo, però, è quello che resta fuori dalla graduatoria. Le segnalazioni pervenute sono state 82, quasi il triplo rispetto ai contributi effettivamente erogabili. Un numero che racconta senza retorica una realtà nota ai servizi: la fragilità economica tra gli anziani è diffusa e spesso silenziosa, e non sempre intercettabile con strumenti emergenziali e risorse limitate.

Il Natale di Solidarietà resta dunque un intervento importante, ma non risolutivo. Un aiuto concreto per trenta persone, certo, ma anche uno specchio delle difficoltà sociali che attraversano la città, soprattutto tra chi vive solo o con pensioni minime. Un’iniziativa che, anno dopo anno, continua a svolgere il suo ruolo, mentre i numeri pongono una domanda che va oltre il periodo natalizio: quanto è adeguata la risposta pubblica rispetto ai bisogni reali di una popolazione che invecchia e fatica sempre di più ad arrivare a fine mese.

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