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26 Novembre 2025 - 16:58
Neve, piogge e venti forti: l’Italia affronta l’inverno del Vortice Polare debole
L’Italia sta entrando in una fase climatica agitata, fredda e soprattutto condizionata da ciò che accade a migliaia di chilometri più a nord: la formazione del Vortice Polare, l’enorme struttura depressionaria che governa l’inverno dell’emisfero boreale. Mentre il Paese affronta giornate instabili e temperature inferiori alla media, alle alte latitudini prende forma il grande protagonista della stagione, destinato a influenzare le condizioni meteo dei prossimi mesi.
Il meccanismo è noto agli studiosi: con l’arrivo dell’autunno, le regioni artiche ricevono meno luce solare, il Polo Nord si raffredda rapidamente e la pressione atmosferica diminuisce sia al suolo sia in quota, fino alla stratosfera. La marcata differenza di pressione tra la fascia polare e l’area sub-tropicale dà vita a una vasta circolazione depressionaria estesa dagli strati più bassi della troposfera fino ai 50 chilometri d’altezza. È questo l’assetto che definisce il Vortice Polare, una colossale struttura fredda che, a seconda della sua forza o debolezza, decide se il gelo rimarrà confinato al Nord del mondo o se scenderà a colpire l’Europa e il Mediterraneo.
Il comportamento del vortice non è però costante. Quando è compatto, l’aria gelida resta intrappolata in area artica e sull’Italia prevalgono alta pressione e periodi più miti. Quando invece si indebolisce e si “rompe”, può dividersi in due o più lobi, spingendosi verso sud con masse d’aria molto fredde e instabili. È in questi casi che aumentano sensibilmente le probabilità di ondate di gelo e nevicate anche sull’Italia.

Gli aggiornamenti più recenti mostrano un quadro chiaro: nelle prossime settimane, il vortice potrebbe essere disturbato da blocchi di alta pressione tra Groenlandia e Canada e dalle ondulazioni del jet stream, le cosiddette “forzanti d’onda”. In sintesi, per gli esperti il Vortice Polare si presenterà debole e disturbato per tutta la prima parte dell’inverno, con particolare riferimento al mese di dicembre. Una condizione favorevole alla discesa di impulsi freddi verso l’Europa meridionale, con possibili ripercussioni dirette sulla Penisola.
Il risultato atteso è quello di un’Italia esposta a fasi di maltempo frequenti, alternate a brevi pause asciutte, con nevicate a quote variabili al Nord e precipitazioni diffuse al Centro-Sud. La seconda metà di dicembre potrebbe rivelarsi particolarmente dinamica, caratterizzata da contrasti termici intensi e fenomeni repentini.
Il vortice polare, insomma, si conferma il perno della stagione invernale: la sua debolezza potrebbe condizionare l’evoluzione del tempo sull’Europa e dare vita a episodi di gelo e neve anche intensi, con scenari che, al momento, restano aperti.
Intanto iLMeteo.it, nel bollettino per i prossimi giorni, delinea un’Italia ancora nel pieno dell’instabilità. Per giovedì 27 novembre, al Nord si prevedono venti di Bora e Grecale con cielo sereno, mentre al Centro sono attese precipitazioni sparse e neve a partire dai 700 metri lungo l’Adriatico. Il Sud resta il settore più instabile della giornata, con piogge su Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.
Venerdì 28 novembre il Nord vivrà una fase di stabilità con possibile gelo notturno in pianura; il Centro resterà generalmente soleggiato, con nubi più compatte sulle regioni adriatiche; al Sud previsti nuovi rovesci sulla Puglia centro-settentrionale e fenomeni irregolari su Sicilia e Calabria.
Sabato 29 novembre l’Italia resterà sotto un cielo irregolarmente nuvoloso, prevalentemente asciutto al Centro-Nord, mentre al Sud potranno verificarsi nuove precipitazioni su bassa Calabria, Gargano e Sicilia settentrionale.
Il quadro, nel complesso, appare coerente con un vortice polare già disturbato: un inverno che si avvicina tra incertezze, scissioni atmosferiche e la crescente possibilità che masse d’aria gelida trovino spazio per raggiungere le medie latitudini europee.
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