Cerca

Attualità

Torino Nord cambia volto: presentato il progetto del nuovo ospedale da 503 posti letto. Apertura entro il 2031

Sostituirà Maria Vittoria e Amedeo di Savoia. Investimento da 347 milioni, sei torri, otto sale operatorie

Torino Nord cambia volto: presentato il progetto del nuovo ospedale da 503 posti letto. Apertura entro il 2031

Torino Nord cambia volto: presentato il progetto del nuovo ospedale da 503 posti letto. Apertura entro il 2031

Torino ridisegna la propria geografia sanitaria e lo fa con un progetto che segnerà in modo definitivo l’assistenza ospedaliera della parte nord della città. La struttura che sorgerà nell’area ex giostrai della Pellerina è stata al centro della presentazione ufficiale che ha seguito l’approvazione in Conferenza dei servizi. È la prima tappa concreta di un percorso atteso da anni e che, nelle intenzioni della Regione e dei progettisti, dovrebbe portare a vedere l’ospedale operativo nel 2031, un orizzonte temporale che prova finalmente a dare una scadenza definita a un processo spesso rimasto sospeso tra iter tecnici e attese istituzionali.

Il nuovo ospedale nascerà per sostituire due presidi storici, il Maria Vittoria e l’Amedeo di Savoia, ormai non più adeguati per spazi, impiantistica e possibilità di sviluppo. L’investimento complessivo è imponente: 347 milioni di euro, che includono costruzione, impiantistica, autorimessa e aree esterne. Il cuore della struttura sarà un grande piano piastra dal quale si alzeranno sei torri di degenza, progettate per ospitare complessivamente 503 posti letto, dando forma a un assetto moderno, modulabile e coerente con gli standard più recenti della sanità ospedaliera.

Nel progetto presentato emergono due scelte chiare: massima funzionalità interna e integrazione con l’ambiente circostante. Sul primo versante, sono previste otto sale operatorie, quattro sale ibride, tredici sale diagnostiche dedicate al pronto soccorso, un elemento che sottolinea la volontà di rendere rapido, efficiente e autosufficiente il percorso d’urgenza, spesso uno dei punti critici degli attuali presidi. A questo si aggiunge una grande autorimessa da 778 posti e un energy center pensato per rendere la struttura sostenibile, autonoma e capace di gestire consumi elevati senza gravare su infrastrutture esterne.

Sul secondo versante, quello urbanistico, i progettisti hanno insistito sulla ricucitura tra ospedale, parco e quartiere. L’edificio nascerà infatti dentro il perimetro naturale della Pellerina, sfruttandone i vuoti per aumentare la qualità degli spazi esterni. Una scelta che ha richiesto verifiche stringenti sul piano idrogeologico, soprattutto considerando la storia del territorio. Il riferimento tecnico è stato il livello dell’alluvione del 2000, la piena massima della Dora Riparia: tutto il complesso sarà realizzato oltre sei metri sopra quel riferimento, un margine pensato per garantire sicurezza anche in scenari estremi. A lavori completati, assicurano i progettisti, nell’area ci saranno 151 alberi in più, un dettaglio che intende rispondere in modo diretto alle preoccupazioni ambientali emerse nel dibattito pubblico.

La fase che si apre ora è interamente burocratica ma decisiva. A dicembre il progetto sarà inviato all’Inail, soggetto attuatore dell’opera, per la verifica e la validazione finale. Solo dopo questo passaggio sarà possibile procedere con la gara d’appalto, che darà il via concreto al conto alla rovescia. Se i tempi verranno rispettati, la prima pietra potrebbe essere posata nel giro di un paio d’anni e da lì si conteranno quattro anni di lavori, con l’obiettivo di arrivare al 2031 con l’ospedale pronto ad accogliere i primi pazienti.

Il nuovo ospedale Torino Nord rappresenta molto più di un investimento infrastrutturale: è l’idea di un sistema sanitario che vuole rimettersi in equilibrio, alleggerendo presidi storici ormai al limite e offrendo al territorio un centro unico, moderno e integrato, in grado di rispondere alle esigenze di una parte della città tra le più popolate e complesse. La sfida, ora, sarà trasformare un progetto visionario in un cantiere che mantenga le promesse fatte: Torino, dopo anni di annunci e rinvii, sembra pronta a misurare passo dopo passo la credibilità di questo impegno.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori