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Turismo invernale: stime in crescita con arrivi e presenze stranieri in forte aumento

Demoskopika fotografa una stagione che accelera grazie all’attrattività internazionale, mentre la ministra Santanchè rivendica la “visione industriale” del comparto

Turismo invernale: stime in crescita con arrivi e presenze stranieri in forte aumento

Turismo invernale: stime in crescita con arrivi e presenze stranieri in forte aumento (immagine di repertorio)

L’Italia si prepara a una stagione invernale che promette numeri in crescita, trainata soprattutto dai turisti stranieri. Le stime di Demoskopika, diffuse oggi in anteprima, indicano 29,7 milioni di arrivi e 93 milioni di presenze, con un incremento dell’8,2% e del 14,3% rispetto allo scorso anno. Un trend che si accompagna a un dato economico altrettanto significativo: 14,8 miliardi di euro di spesa turistica diretta, pari a un +9,1%. È un quadro che racconta un Paese capace di attrarre, offrire servizi competitivi e rafforzare il proprio ruolo nel panorama del turismo internazionale.

Gli analisti dell’istituto parlano di una stagione trainata dalla domanda estera, cresciuta di oltre il 20% con 14,4 milioni di turisti internazionali attesi e 52 milioni di pernottamenti (+28,8%). A fronte dell’entusiasmo che arriva da oltre frontiera, i dati del turismo domestico mostrano invece una stabilità che, letta in controluce, rischia di somigliare a un rallentamento: 15,3 milioni di arrivi (-1,7%) e 41,1 milioni di presenze. Una fotografia che, secondo Demoskopika, riflette le nuove abitudini degli italiani, tra soggiorni più brevi, prenotazioni tardive e formule non sempre rilevate dalle statistiche ufficiali.

È uno scenario a “doppia velocità”, come lo definiscono i ricercatori: uno slancio potente del turismo internazionale contro un mercato interno che richiede incentivi, certezze e politiche più puntuali. Per chi analizza i dati, governare questa asimmetria sarà decisivo nei prossimi mesi, per evitare squilibri e consolidare l’appeal costruito negli ultimi anni.

Daniela Santanchè

Le parole della ministra del Turismo Daniela Santanchè arrivano in questo contesto con toni trionfali. Secondo la titolare del dicastero, le cifre di Demoskopika “confermano la straordinaria vitalità e l’inarrestabile attrattività della nostra Nazione”. Per Santanchè, i risultati non sono casuali ma “il frutto della professionalità degli operatori e della visione industriale che il Ministero ha impresso al comparto”. La ministra sottolinea il ruolo strategico del turismo estero, definito “eccezionale”, e indica la prossima sfida: una crescita che sia diffusa, “anche nelle località meno conosciute”, dentro un equilibrio che sappia reggere la spinta globale.

Tra entusiasmo istituzionale e analisi tecnica, il punto resta sempre lo stesso: l’Italia affronta una stagione invernale che vede aumentare i numeri ma anche le distanze fra chi arriva da fuori e chi resta dentro i confini. E mentre il Paese si conferma meta privilegiata per chi cerca cultura, neve, arte e buona tavola, il nodo strategico sarà riuscire a trasformare questa crescita in una risorsa stabile, senza lasciare indietro il turismo domestico, che da solo rappresenta ancora oltre la metà delle presenze. È in quella “doppia velocità” che si gioca la vera partita dell’inverno 2025–2026.

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