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27 Novembre 2025 - 10:19
Virgo Fidelis, Settimo e San Mauro unite: celebrata la patrona dei Carabinieri
Martedì 25 novembre, la chiesa di San Benedetto a San Mauro Torinese ha ospitato la celebrazione della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. Un appuntamento che ogni anno unisce storia, fede e memoria collettiva, radicando nella comunità il significato di una ricorrenza che va oltre il rito religioso e diventa un passaggio di identità per una delle istituzioni più riconosciute e rispettate del Paese.
Alla cerimonia erano presenti la sezione ANC di Settimo Torinese e la sottosezione di San Mauro, accompagnate da molti cittadini e dalle realtà associative del territorio. A rappresentare le istituzioni civiche c’erano il vicesindaco di San Mauro, Luca Rastelli, e il vicesindaco di Settimo, Giancarlo Brino, che hanno voluto testimoniare la vicinanza dei Comuni all’Arma e ai suoi valori.
La Virgo Fidelis è un titolo mariano che affonda le sue radici nella tradizione cattolica e identifica la Vergine Maria come simbolo di fedeltà, virtù che l’Arma ha assunto come riferimento morale già nel 1949, quando Papa Pio XII proclamò la Madonna “patrona dei Carabinieri”. Una scelta che legò per sempre la figura della madre di Cristo al motto storico dell’Arma: “Nei secoli fedele”. Fedeltà alla legge, allo Stato, alle persone da proteggere: un impegno che i Carabinieri riconoscono come parte della loro identità.
Ma la festa della Virgo Fidelis ha anche un valore storico più profondo. È celebrata ogni anno solitamente il 21 novembre, anniversario della battaglia di Culqualber (Etiopia, 1941), uno degli episodi più tragici della storia dell’Arma. In quell’occasione un intero battaglione di Carabinieri, pur in schiacciante inferiorità numerica, resistette fino all’estremo sacrificio pur di difendere la posizione assegnata. Per quel gesto collettivo fu concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Da allora, la ricorrenza è diventata il momento in cui ricordare tutti i caduti dell’Arma, non solo quelli di Culqualber ma anche coloro che, negli anni, hanno perso la vita nel servizio quotidiano al Paese.

La celebrazione di San Mauro ha seguito questo solco, trasformandosi in una mattinata di raccoglimento, rispetto e consapevolezza. Le due sezioni ANC, riunite tra labari, divise e simboli, hanno partecipato alla funzione con la compostezza che da sempre caratterizza questi appuntamenti, ricordando i tanti colleghi che non ci sono più e riaffermando, al tempo stesso, la continuità del loro impegno sul territorio.
Significativa anche la presenza delle associazioni locali, che hanno voluto condividere il momento non come semplice partecipazione formale, ma come gesto di vicinanza a un presidio di legalità e protezione che incide profondamente sulla vita delle comunità. La Virgo Fidelis, a San Mauro, è stata così un’occasione per tessere relazioni, riconoscere un’eredità e ribadire valori che parlano a tutti: dedizione, lealtà, servizio.
In un tempo in cui le ricorrenze rischiano di diventare simboli stanchi, la celebrazione di San Benedetto ha ricordato invece quanto la memoria sia ancora un collante civile. E quanto la figura della Virgo Fidelis continui a rappresentare, per i Carabinieri di ieri e di oggi, una guida che non smette di essere attuale.
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