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Colletta Alimentare 2025, donazioni record tra Settimo Torinese e San Mauro

Grande successo per la 29esima edizione dell'iniziativa solidale promossa dalla Caritas. I cittadini rispondono all'appello alla solidarietà

Colletta Alimentare 2025, donazioni record tra Settimo Torinese e San Mauro

Colletta Alimentare 2025, donazioni record tra Settimo Torinese e San Mauro (foto: alcuni dei volontari più giovani)

Un gesto che vale più di mille parole: donare una piccola parte del proprio carrello della spesa a chi non ce la fa più. La 29esima Colletta Alimentare, andata in scena sabato 15 novembre, ha superato ogni aspettativa nei territori di Settimo, San Mauro e nei Comuni della Collina, dove più di venti punti vendita hanno aderito all’iniziativa.

I numeri diffusi dalla Caritas di Settimo Torinese delineano un quadro netto: la risposta della popolazione è stata alta, con un incremento che non si registrava da anni. È un segnale tanto concreto quanto simbolico in un’epoca segnata da rincari, fragilità sociali crescenti e richieste d’aiuto in continuo aumento.

Secondo i dati elaborati dalla Caritas, Settimo Torinese ha raggiunto 7.570 chilogrammi di alimenti raccolti, pari a un +26,5% rispetto al 2024. A San Mauro Torinese il totale ha sfiorato le 380 scatole, quasi quaranta in più rispetto allo scorso anno. Il dato regionale si ferma invece a 691 tonnellate, con un aumento più contenuto, intorno al tre per cento, mentre a livello nazionale la rete della Colletta ha superato le 8.300 tonnellate in un solo giorno, confermando ancora una volta la partecipazione capillare dei territori. Le donazioni si sono concentrate soprattutto su riso, tonno, legumi e prodotti per l’infanzia: alimenti essenziali che rientrano nelle richieste più frequenti delle famiglie seguite dai centri di ascolto.

A rendere ancora più forte la partecipazione locale è stata l’ampia rete di associazioni e volontari coinvolti. Gruppi storici come gli Alpini, la Protezione civile, l’Anc e l’associazione La Quercia hanno contribuito insieme a decine di cittadini attivi fin dalle prime ore della mattina. Dietro ogni scatola c'è una storia diversa, fatta di gesti piccoli e grandi: chi ha dato nonostante le difficoltà economiche, chi ha scelto di dedicare tempo e sorrisi nei punti di raccolta, chi è tornato più volte durante la giornata portando un pacco in più.

Cos'è la Colletta Alimentare: quasi 30 anni di solidarietà

Per comprendere la portata di quanto accaduto quest’anno occorre però inserirlo in un contesto più ampio, quello della storia della Colletta Alimentare, una delle mobilitazioni solidali più radicate e longeve d’Italia.

L’iniziativa nasce nel 1997 per volontà della Fondazione Banco Alimentare, organizzazione creata nel 1989 da don Luigi Giussani insieme all’imprenditore Danilo Fossati, fondatore di Star. L’idea alla base era semplice e rivoluzionaria allo stesso tempo: recuperare eccedenze alimentari e redistribuirle a chi non riusciva a garantire un pasto quotidiano. Da quel primo esperimento, cresciuto inizialmente nelle botteghe e nei supermercati delle grandi città del Nord, la Colletta si è trasformata in un evento nazionale, gestito da migliaia di volontari e sostenuto da catene di distribuzione, associazioni e istituzioni.

Negli anni Duemila, con l’aumento delle richieste di aiuto e la crisi economica del 2008, il ruolo della Colletta è diventato sempre più cruciale. La raccolta annuale non ha mai subito battute d’arresto, neppure durante la pandemia, quando l’iniziativa era stata rimodulata con donazioni digitali e pacchi preparati dai punti vendita. Oggi il Banco Alimentare coordina una rete complessa che raggiunge oltre settemila strutture caritative in Italia, dalle mense ai dormitori, passando per i centri di ascolto e le associazioni che distribuiscono alimenti alle famiglie in difficoltà.

L’edizione 2025 ha mostrato come, anche in un contesto economico sfidante, la risposta dei cittadini continui a crescere soprattutto nei Comuni dove la collaborazione tra associazioni è più stretta. Il risultato di Settimo Torinese, superiore persino ai dati provinciali e regionali, si inserisce in una tradizione consolidata di impegno sociale e volontariato diffuso. Lo stesso vale per San Mauro Torinese, che registra una crescita costante negli ultimi anni e un coinvolgimento sempre più strutturato delle reti territoriali.

Il bilancio finale sarà completato nelle prossime settimane, quando i magazzini del Banco Alimentare distribuiranno gli alimenti alle Caritas della zona, che li smisteranno a loro volta alle famiglie seguite dai rispettivi servizi. Ma già ora alcune evidenze sono chiare: il territorio continua a rispondere, il bisogno resta elevato e la Colletta si conferma un appuntamento centrale per chi lavora quotidianamente nella lotta alla povertà alimentare.

In vista del trentesimo anniversario dell’iniziativa, che cadrà nel 2027, i numeri raccontano dunque una comunità che nonostante le difficoltà sceglie di rimanere unita. Una comunità che, nel silenzio di un pacco riempito con cura, traccia ancora una volta il confine tra indifferenza e responsabilità collettiva.

Alcuni volontari

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