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Favria si stringe attorno alla solidarietà: una comunità unita nella 29ª Colletta Alimentare insieme agli Alpini

La 29ª Colletta Alimentare conferma il ruolo centrale degli Alpini: tra piccoli gesti, storie di vita e una comunità che non smette di tendere la mano

Favria si stringe attorno alla solidarietà: una comunità unita nella 29ª Colletta Alimentare insieme agli Alpini

Favria si stringe attorno alla solidarietà: una comunità unita nella 29ª Colletta Alimentare insieme agli Alpini

La solidarietà, spesso, si manifesta in un gesto semplice. Sabato 15 novembre, in occasione della 29ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, Favria ha confermato quanto la generosità possa diventare un collante sociale capace di unire età, storie e origini diverse. Anche qui, come in tutta Italia, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare ETS ha mobilitato centinaia di cittadini e volontari, parte dei 155.000 impegnati davanti ai supermercati per raccogliere alimenti destinati alle persone più fragili.

Davanti al supermercato Crai, gli Alpini del Gruppo di Favria hanno accolto i donatori con il sorriso di sempre, quello schietto e discreto che da decenni appartiene alla loro identità. Non si sono limitati alla raccolta: per loro la Colletta è un impegno totale, fatto di trasporto, smistamento, organizzazione e presenza costante. La penna nera, per molti cittadini, è un simbolo rassicurante che sa di affidabilità e spirito di servizio.

E sono stati proprio i piccoli gesti delle persone a rendere speciale questa edizione. C’è l’anziano che, stringendo una confezione di omogeneizzati, ha mormorato con un filo di voce: «Non posso dare molto, ma voglio partecipare anch’io.» E c’è la donna straniera che ha portato olio e riso, spiegando con semplicità: «Quando sono arrivata in Italia mi avete aiutato. Oggi non ho tanto, ma lo faccio perché so cosa significa non avere nulla.» Episodi brevi, quasi invisibili, ma più eloquenti di qualsiasi statistica: rivelano la fragilità e, allo stesso tempo, la forza silenziosa di una comunità che non si volta dall’altra parte.

I numeri, intanto, raccontano la portata dell’iniziativa: i prodotti raccolti saranno destinati alle 7.600 organizzazioni partner del Banco Alimentare, che ogni giorno assistono oltre 1.755.000 persone. Una rete imponente, resa possibile anche dal contributo dei gruppi ANA come quello favriese, da sempre sinonimo di disponibilità e impegno civile.

Nel corso della giornata hanno fatto visita ai volontari il sindaco Vittorio Bellone e il consigliere ANA zona 9 di Torino, Alpino Carlo Chiatello, sottolineando come la Colletta non sia soltanto un gesto di assistenza, ma anche un esercizio di cittadinanza attiva: un modo concreto per ricordare che la povertà può riguardare chiunque e che la risposta collettiva resta fondamentale.

La Colletta Alimentare a Favria si chiude dunque con un messaggio chiaro: la solidarietà non si misura in quantità, ma in partecipazione. È la somma di tanti piccoli gesti, di mani che si tendono e di sguardi che si incrociano, anche solo per un attimo. In un periodo segnato da incertezze economiche e sociali, la comunità ha ricordato ancora una volta che “esserci” è il primo passo per non lasciare indietro nessuno.

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