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Gavi, casa di riposo chiusa da un anno: interventi ancora fermi

Regione e Asl paralizzate, intanto il territorio resta senza presidio

Gavi, casa di riposo chiusa da un anno: interventi ancora fermi

La casa di riposo di Gavi

La casa di riposo di Gavi è chiusa da quasi un anno. Nulla si è mosso. Nessun progetto, nessuna svolta, nessun passo avanti. Il Consigliere regionale Pasquale Coluccio (M5S) denuncia lo stallo e punta il dito contro la “sinergia” annunciata da Regione Piemonte e Asl Alessandria, che non ha prodotto alcun risultato.

La struttura ha chiuso il 1° gennaio scorso dopo la decisione del gestore di ritirarsi. La cooperativa non era più in grado di sostenere i costosi interventi necessari per mantenere operativo il presidio. Da allora, porte chiuse e silenzio amministrativo.

Coluccio ha interrogato oggi la Giunta Cirio per chiedere chiarimenti. La risposta è arrivata dall’assessore Maurizio Vignale, intervenuto per conto del collega Maurizio Marrone. E il quadro emerso è ancora più preoccupante. L’Asl, proprietaria dell’edificio, ha avviato due procedure di raccolta di manifestazioni di interesse per trovare un nuovo gestore. Due tentativi, stesso esito: nessuno. Le proposte arrivate sono state giudicate incomplete. Mancavano documenti tecnici, elementi amministrativi, requisiti minimi. L’Asl ha chiesto integrazioni. Non sono mai arrivate.

La situazione economica complica ulteriormente il quadro. Vignale ha chiarito che l’Asl non ha risorse proprie per affrontare gli interventi necessari. Le opere sono costose e, secondo la valutazione dell’azienda sanitaria, «la capacità ricettiva del presidio non permette di prevedere, nel medio periodo, introiti sufficienti a coprire i costi delle opere inderogabili da eseguire per la messa in sicurezza totale». Tradotto: nessun equilibrio economico, nessuna sostenibilità, nessun margine per investire.

La struttura resta così bloccata in un limbo. Nessun operatore privato ha presentato una proposta completa. Nessun finanziamento è stato messo sul tavolo. Nessun piano è stato definito. Solo una lunga attesa che pesa sulle famiglie e sul territorio, privati di un servizio essenziale.

Coluccio parla apertamente di fallimento. «Come ci si poteva aspettare, la tanto decantata sinergia tra Regione Piemonte e Asl di Alessandria non ha dato alcun risultato». Un giudizio severo che evidenzia un vuoto gestionale ormai difficile da ignorare.

Oggi la casa di riposo resta immobile, senza una data, senza un progetto e senza un responsabile operativo. L’unica certezza è la chiusura. E con il passare dei mesi, anche le speranze di riapertura si indeboliscono. Il futuro della struttura dipende da decisioni che nessuno, per ora, sembra pronto a prendere.

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