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Cronaca
27 Ottobre 2025 - 15:31
Un tonfo nel silenzio della notte, la corsa disperata dei soccorsi e un epilogo che ha scosso profondamente la comunità di Nole. Non ce l’ha fatta Giorgio Masseni, 93 anni, il pensionato che nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre è precipitato dal secondo piano della casa di riposo “Piovano Rusca”. L’uomo è morto nella mattinata di domenica 26 ottobre all’ospedale di Ciriè, dove era stato arrivato in condizioni gravissime.
Secondo le prime ricostruzioni, Masseni sarebbe caduto nel vuoto attorno alle due del mattino. È stato trovato in pigiama, riverso sull’asfalto di via Torino, proprio davanti alla struttura. I sanitari del 118, giunti sul posto in pochi minuti, lo hanno soccorso immediatamente, riscontrando un grave trauma toracico e diverse fratture dovute all’impatto con il suolo. Trasportato in codice rosso all’ospedale di Ciriè, è rimasto ricoverato per tutta la giornata di domenica, ma le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso.
Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Venaria Reale, che stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto. Dalle prime verifiche non emergerebbero segni di effrazione né elementi riconducibili a un incidente. L’ipotesi più accreditata resta quella di un gesto volontario, compiuto nel silenzio della notte.
Ma a Nole nessuno riesce a capacitarsi di quanto accaduto. Giorgio Masseni non era solo, né dimenticato. Da sempre circondato dall’affetto dei suoi familiari, viveva alla Piovano Rusca da due anni, da quando — a 91 anni — aveva deciso, insieme ai suoi cari, di affidarsi alle cure della struttura. La sua salute era buona, la mente lucida, e chi lo conosceva racconta di un uomo sereno, gentile, legato ai suoi affetti.
«Se fosse stato possibile, lo avremmo continuato ad accudire in casa», raccontano i familiari, ancora increduli davanti a una tragedia che nessuno avrebbe mai potuto prevedere. All’interno della casa di riposo, operatori e ospiti condividono lo stesso dolore: Masseni era stimato, sempre educato e rispettoso, parte integrante della vita quotidiana della struttura.
La notizia della sua morte ha colpito duramente il paese. In molti lo ricordano per la sua discrezione e il suo modo gentile di rivolgersi agli altri. Era una presenza familiare, di quelle che fanno parte del tessuto umano di una comunità.
Il corpo dell’uomo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti di rito, anche se — precisano i carabinieri — non esistono indizi di responsabilità di terzi. Resta il dolore, profondo e composto, di una famiglia e di un intero paese che oggi si stringono nel ricordo di Giorgio Masseni, un uomo che fino all’ultimo è stato circondato dall’amore dei suoi cari e dal rispetto di chi lo aveva conosciuto.
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