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18 Novembre 2025 - 09:54
Multe stradali a San Mauro Torinese: ecco come spende i soldi il Comune (immagine di repertorio)
Segnaletica stradale più chiara, controlli potenziati e nuovi interventi per la sicurezza sulle strade. È questa la destinazione principale dei fondi che il Comune di San Mauro Torinese ricaverà nel 2026 dalle sanzioni al Codice della Strada. Lo stabilisce la delibera n. 201, approvata dalla Giunta il 14 novembre 2025, un atto obbligatorio per legge che definisce, ogni anno, come gli enti locali devono utilizzare parte degli introiti derivanti dalle contravvenzioni.
Il punto di partenza sono i numeri. Per il 2026 l’amministrazione prevede 2.050.000 euro di incassi dalle multe. Non tutto questo denaro è immediatamente spendibile: una quota significativa, pari a 1.171.050 euro, dovrà essere accantonata nel Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), il meccanismo contabile che garantisce la copertura dei mancati pagamenti.
La cifra effettivamente utilizzabile – quella su cui la legge impone percentuali vincolate – è quindi di 878.950 euro. Di questo importo, almeno il 50% (439.475 euro) deve essere destinato per legge a tre settori: segnaletica, sicurezza stradale e potenziamento dei servizi di Polizia Locale.
Il capitolo più consistente riguarda la segnaletica stradale, a cui San Mauro destinerà 162.000 euro. Una cifra più alta del minimo previsto dal Codice della Strada, pari al 12,5% della quota disponibile (ossia 109.868 euro). L’obiettivo dichiarato è garantire una rete viaria leggibile e aggiornata, sostituendo i segnali deteriorati, migliorando la visibilità notturna e rinnovando la segnaletica orizzontale in punti critici.
Altro capitolo fondamentale è quello dedicato al potenziamento dell’attività di controllo della Polizia Locale, con un investimento di 148.300 euro. Anche qui, il Comune va oltre il minimo obbligatorio. Rientrano in questo capitolo l’acquisto di attrezzature, strumenti operativi, dispositivi di sicurezza e l’eventuale aggiornamento dei mezzi usati dagli agenti nei servizi quotidiani.
La delibera non entra nel dettaglio delle singole spese, ma chiarisce che l’importo dovrà essere indirizzato al miglioramento complessivo della capacità operativa del corpo, dalla gestione dei controlli su strada alle attività connesse alla sicurezza urbana.
Una parte residua delle risorse vincolate – 170.200 euro – viene destinata al capitolo “altre finalità per la sicurezza stradale”. In questa voce rientrano interventi molto diversi tra loro: manutenzione delle infrastrutture viarie, barriere e attraversamenti pedonali, attività di educazione stradale nelle scuole, incarichi tecnici, aggiornamenti del Piano Urbano del Traffico, assunzioni stagionali della Polizia Locale e iniziative di prevenzione degli incidenti.
La delibera assegna inoltre 44.500 euro al settore assistenza e previdenza del personale della Polizia Locale, voce prevista dal Codice della Strada all’interno della quota vincolata.
Come previsto dagli obblighi normativi, la delibera dovrà essere inviata sia al Ministero dell’Interno che al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a dimostrazione del rispetto delle soglie minime previste dall’articolo 208 del Codice della Strada. L’atto è stato dichiarato immediatamente eseguibile, consentendo agli uffici comunali di inserirlo nel bilancio di previsione 2026.
La destinazione delle risorse derivanti dalle sanzioni non è un atto puramente contabile. Rappresenta, ogni anno, uno degli strumenti con cui un Comune decide di investire sulla sicurezza dei cittadini e sull’efficienza delle proprie strade.
Nel caso di San Mauro, gran parte della somma viene utilizzata per interventi diretti e visibili sul territorio, come la manutenzione della segnaletica, mentre una quota importante sostiene la Polizia Locale in un momento di carenza di organico.
Sul fronte sicurezza, l’amministrazione potrà utilizzare i fondi per piccole manutenzioni diffuse, percorsi pedonali più sicuri e iniziative educative rivolte ai più giovani. Tutto, comunque, rientra in una cornice vincolata, in cui i margini di discrezionalità politica sono limitati dalla normativa nazionale.
In sintesi, ecco come verrà impiegata la quota vincolata dei proventi delle multe. Segnaletica stradale: 162.000 euro; potenziamento Polizia Locale: 148.300 euro; altri interventi per la sicurezza: 125.700 euro; assistenza e previdenza del personale PL: 44.500 euro. Per un totale di 480.500 euro, una cifra superiore ai 439.475 euro minimi richiesti.
Il resto delle somme, come indicato dal Codice della Strada, potrà essere utilizzato secondo le esigenze generali dell’ente e gli equilibri di bilancio.

Immagine di repertorio
Se nel 2025 l’attenzione del Comune è stata assorbita in larga parte da cantieri, opere pubbliche, criticità di bilancio e temi urbanistici, il 2026 si annuncia come un anno in cui la sicurezza stradale dovrebbe avere un ruolo più centrale, anche in relazione agli impegni presi con i cittadini sul miglioramento della viabilità.
Resta ora da vedere quali interventi verranno attivati concretamente nei primi mesi del nuovo anno e in che modo queste risorse riusciranno a tradursi in benefici percepibili sul territorio. Per il momento, la cornice è stata tracciata: segnaletica più chiara, strade più sicure e maggiori strumenti per la Polizia Locale.
Tutto finanziato, ancora una volta, da quei 2 milioni di euro che ogni anno arrivano dalle violazioni del Codice della Strada.
Ma non è oro tutto quel che luccica. Resta sempre in sospeso il nodo del semaforo di via Italia-via Speranza, dove centinaia di automobilisti sono stati multati per passaggio con il rosso per essersi posizionati nella corsia di svolta anziché in quella per proseguire dritto. Questo avviene perché quella corsia ha il rosso quando quella per proseguire dritti ha il verde.
Su questo punto, anche il comandante della Polizia Locale, Valeriano Carrera, aveva dichiarato negli scorsi mesi di spingere per un intervento strutturale, in modo tale che entrambe le corsie abbiano il verde nello stesso momento. Così come vedeva con favore positivo l'installazione di conti alla rovescia almeno nei semafori sorvegliati da T-red (a San Mauro sono 4), una proposta però di cui non si è più parlato nelle ultime sedute del Consiglio comunale.
Così come rimane un problema concreto la legittimità legale di dispositivi del genere: secondo quanto esposto anche alla nostra testata da Mario Gatto – presidente di Globoconsumatori e membro della Commissione trasporti alla Camera dei Deputati – tutti i T-red e i dispositivi simili andrebbero omologati e non solo approvati, come per gli autovelox. Si tratta di una procedura che a oggi, per i semafori T-red, di fatto non esiste, e diversi giudici di pace hanno iniziato a dare ragione ai cittadini che avevano aperto ricorsi contro i Comuni e altri enti pubblici.
Una maggior sicurezza sulle strade passerebbe quindi anche attraverso questo tipo di interventi sulla correttezza e sulle infrastrutture, che renderebbero gli automobilisti più attenti e consapevoli. E, chissà, forse scenderebbero anche gli incassi delle sanzioni. Nel bene e nel male per il Comune.

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