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14 Novembre 2025 - 22:21
Le giravolte della Giunta Guazzora a San Mauro: Aldo Parola nuovo assessore (foto: Parola e Guazzora)
Chi frequenta il palazzo comunale già lo sapeva. Era nell’aria da settimane. Dopo le dimissioni dell’assessore Emanuele Durante lo scorso maggio, venerdì 14 novembre la Giunta comunale di San Mauro Torinese torna finalmente “a cinque”, segno che la sindaca e gli altri assessori non riuscivano a stare dietro a tutte le deleghe.
A entrare è Aldo Parola, consigliere eletto nella lista civica Impegno per San Mauro. Un nome che molti, tra voci di corridoio e indiscrezioni politiche, davano ormai per certo da tempo. E che adesso, ufficializzato con un decreto del Comune, apre una fase nuova, dentro una maggioranza che da mesi prova a ricompattarsi e a trovare nuovi equilibri.
Parola riceve un pacchetto di deleghe ampio e strategico: sicurezza e rapporti con la Polizia Locale, politiche per la terza età, servizi demografici e cimitero, agricoltura, transizione digitale e digitalizzazione dei servizi. È un ritorno pieno nella “stanza dei bottoni” per la lista civica che lo aveva candidato, e che da tempo attendeva uno spazio politico maggiore.
E soprattutto è un segnale: le liste civiche che sostengono Giulia Guazzora – ormai asse centrale della maggioranza, almeno a giudicare dalla Giunta – escono rafforzate, mentre il Partito Democratico, pur essendo il più votato in città, resta ancora una volta indietro rispetto alla distribuzione delle responsabilità.
Per capire il peso di questa nomina, basta guardare cosa Parola non eredita: la delega all’urbanistica, rimasta saldamente nelle mani della sindaca. Dopo la tormentata stagione dell’ex-assessore Durante e dei mesi seguenti, è diventato il dossier più delicato dell’intero mandato, e su cui si gioca l'equilibrio tra il PD e le liste civiche, sia in quest'ultimo anno di mandato che per le prossime elezioni comunali.
Il quadro politico, così, assume contorni più nitidi. Con Parola in Giunta, il baricentro si sposta ulteriormente verso il “civismo”, quello che ruota attorno alla figura di Giulia Guazzora e alle liste che l’hanno sostenuta. Matteo Fogli (assessore Dem, ma molto vicino alla sindaca), Daniele Bagarin, Daisy Miatton e ora Parola costituiscono di fatto un nucleo coeso, mentre Luca Rastelli, unico vero rappresentante Dem nella squadra, resta una delle poche voci a portare il punto di vista del partito. Un ruolo sempre più solitario, come ha sottolineato anche l’opposizione nelle ultime settimane.
La nomina di Parola, però, non è solo una questione di equilibri interni: è anche un segnale di movimento in una maggioranza che, per mesi, ha dato l’immagine di una macchina amministrativa rallentata. Le deleghe di Durante erano finite in un limbo, con la sindaca costretta a reggere da sola carichi pesanti, tra cui proprio urbanistica ed edilizia. E intanto le tensioni politiche – tra PD prudente e liste civiche più decise – erano diventate sempre più evidenti. L’ingresso di Parola, dunque, è un tentativo di voltare pagina, di ricucire gli strappi e di ridare una struttura più stabile all’esecutivo sanmaurese.

Aldo Parola
Ma se l’intento era quello di chiudere le polemiche, il risultato è tutt’altro che scontato. Ne è un esempio la lettura dell'opposizione, che già nelle ore successive alla nomina ha messo in discussione l’effettivo valore politico della mossa. Paola Antonetto, capogruppo di Fratelli d’Italia, che non ha risparmiato commenti: «Era chiaro che Parola prima o poi sarebbe entrato in Giunta. Lo dicevo da tempo: certe dinamiche le intuisci a naso, dopo anni di politica. Ma quello che vedo è una Giunta che si appiattisce sempre di più sulla sindaca. Un altro guazzoriano in squadra».
Antonetto descrive una maggioranza “sbilanciata”, dove il PD – pur numericamente forte – fatica a incidere, mentre la sindaca continua a circondarsi di figure considerate più affidabili politicamente. «Rastelli è rimasto l’unico a portare davvero la linea del PD – ha affermato –. È l’unica testa che pensa in funzione dei cittadini. Gli altri appaiono schiacciati sulla linea Guazzora, che non è un partito ma una civica». E ancora, con un’ironia amara: «Questa è l’amministrazione dei sogni. Ma la realtà dei sanmauresi è molto diversa dai sogni della sindaca».
Il riferimento è alla difficoltà quotidiana di gestire i servizi, alle tensioni interne e al fatto che, nonostante annunci e promesse, la macchina comunale spesso procede a strappi.
Al di là della lettura dell’opposizione, ciò che resta è la fotografia di una Giunta che cambia, ma non completamente: una squadra più civica, più vicina alla sindaca, e al tempo stesso più fragile dal punto di vista degli equilibri tra i partiti. Parola non sconvolge la mappa del potere, mostra una Giunta sempre più lontana dal partito che ha preso più voti alle ultime elezioni. Partito a cui Durante era vicino.
Con un nuovo assessore in carica e un Consiglio che si prepara ad accogliere un nuovo membro al posto di Parola, la maggioranza si appresta a chiudere l’anno con una squadra più compatta sulla carta, ma non necessariamente più solida nei rapporti interni. Il vero test arriverà nei prossimi mesi, compresa la tanto attesa convocazione della Commissione sul piano regolatore.
E sarà allora, non oggi, che si capirà se questa nomina è stata un gesto di equilibrio o l’ennesimo capitolo di una lunga stagione politica ancora tutt’altro che conclusa.

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