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“Portami a ballare” torna a San Mauro: musica, socialità e benessere per i “giovani” della Terza Età

L'iniziativa riparte per i mesi invernali: pomeriggi danzanti ogni mercoledì contro solitudine e sedentarietà

“Portami a ballare” torna a San Mauro: musica, socialità e benessere per i “giovani” della Terza Età

“Portami a ballare” torna a San Mauro: musica, socialità e benessere per i “giovani” della Terza Età (immagine di repertorio)

Riparte con entusiasmo e un calendario ricco l’iniziativa che, negli ultimi mesi, ha saputo conquistare decine di cittadini e cittadine di San Mauro: “Portami a ballare”, il progetto dedicato ai “giovani” della Terza Età promosso dal Comune in collaborazione con il SEA – Servizio Emergenza Anziani.

Dopo il successo dei primi pomeriggi danzanti, l’amministrazione rilancia ora con un nuovo ciclo di appuntamenti che accompagneranno gli anziani sanmauresi per tutto il periodo pre-natalizio. Come riportato nella locandina ufficiale del Comune, gli incontri si svolgeranno dal 19 novembre al 10 dicembre, ogni mercoledì, dalle 15 alle 18, presso il salone della Parrocchia San Benedetto in via Papa Giovanni XXIII, 26.

Una scelta, quella di confermare e ampliare il progetto, che arriva dopo mesi di partecipazione sempre crescente. Fin da maggio, quando l’iniziativa aveva fatto il suo debutto alla Casa dell’Immacolata, la risposta era stata superiore alle aspettative: decine di persone arrivate per ballare, ritrovarsi e condividere un pomeriggio spensierato, con partecipanti dai 50 ai 90 anni, molte delle quali si erano preparate con cura, truccate e vestite appositamente per l’occasione.

Il format piace perché semplice e inclusivo: musica, balli di gruppo e di coppia, qualche chiacchiera, e un contesto in cui nessuno si sente fuori posto. Ed è proprio questa dimensione informale, accogliente, a rappresentare il vero cuore del progetto. L’obiettivo, infatti, è duplice: offrire uno spazio di svago, ma anche favorire il benessere psicofisico di una fascia d’età che spesso rischia l’isolamento sociale.

Non si tratta solo di un appuntamento ricreativo, ma di un'iniziativa costruita con attenzione alle esigenze delle persone anziane: il ballo aiuta la memoria, la coordinazione, il movimento; soprattutto, aiuta a rompere la solitudine, che negli ultimi anni è diventata una delle principali criticità sociali per la popolazione over 65. Il progetto, nato grazie alla sensibilità della consigliera comunale Graziella Nicosia, continua oggi sulla stessa linea, offrendo un luogo sicuro e accogliente dove ritrovare vicinanza, relazioni e una quotidianità più attiva.

Il trasferimento temporaneo degli incontri presso la Parrocchia San Benedetto consente inoltre di ospitare più persone, grazie a uno spazio ampio e facilmente raggiungibile. Una soluzione che conferma l’intenzione del Comune di valorizzare un’iniziativa che, da semplice proposta, è diventata un appuntamento atteso e ormai radicato nella settimana di molti sanmauresi.

“Portami a ballare” non è dunque soltanto un programma di pomeriggi danzanti, ma una piccola politica sociale a misura di comunità, che punta sulla socialità come strumento di benessere. E a giudicare dall’entusiasmo dei partecipanti, la formula continua a funzionare: molti di coloro che avevano preso parte agli incontri di maggio e giugno hanno espresso la volontà di tornare, mentre nuove persone si stanno avvicinando all’iniziativa proprio grazie al passaparola.

Con l’avvicinarsi delle festività, questi mercoledì pomeriggio rappresenteranno un’occasione ulteriore per costruire relazioni, sorridere, muovere qualche passo di danza e, soprattutto, non sentirsi soli. Un modo semplice ma efficace per ricordare che la terza età può essere un tempo vivo, pieno, ricco di occasioni.

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