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Alla biblioteca civica di San Mauro più di 12mila euro per nuovi libri, ma i problemi strutturali rimangono

Alla Germana Bocca vanno più di 12mila euro di fondi statali per rinnovare il patrimonio librario. Una notizia positiva, ma che non mette da parte i problemi di accessibilità e di decoro dell'edificio

Alla biblioteca civica di San Mauro più di 12mila euro per nuovi libri, ma i problemi strutturali rimangono

Alla biblioteca civica di San Mauro più di 12mila euro per i nuovi libri, ma i problemi strutturali rimangono

La biblioteca civica Germana Bocca di San Mauro Torinese riceverà 12.669,58 euro dal Ministero della Cultura per rinnovare e ampliare il proprio patrimonio librario. Si tratta di un finanziamento importante, mirato all’acquisto di nuovi romanzi, saggi, albi illustrati e materiali didattici, sia cartacei che digitali. Una boccata d’ossigeno per una struttura che negli ultimi due anni ha visto crescere in modo consistente il numero dei prestiti, delle presenze e delle iniziative culturali dedicate ai più giovani.

La Germana Bocca è ormai diventata uno dei presìdi culturali più attivi della città. Gli eventi per bambini riempiono regolarmente la sala dedicata, l’aula studio inaugurata al secondo piano è molto frequentata e i numeri dei prestiti continuano a crescere. Una tendenza che conferma quanto emerso nei mesi scorsi: San Mauro è una “Città che legge” non solo di nome, ma ora anche di fatto.

Tuttavia, come spesso accade, il quadro non è completo senza considerare l’altra faccia della medaglia. Perché accanto ai finanziamenti e alla vitalità culturale, la biblioteca continua a convivere con problemi strutturali che da anni fanno discutere.

Il primo nodo irrisolto riguarda l’accessibilità. L’ingresso principale – lo stesso utilizzato dai lettori, dalle famiglie e dagli studenti – è una porta pesante, che si apre verso l’esterno e che un utente in carrozzina non può aprire in autonomia. Una criticità nota da tempo, segnalata anche da più cittadini e confermata nel recente PEBA (piano di abbattimento delle barriere architettoniche).

Il secondo problema riguarda l’edificio polifunzionale che ospita la biblioteca. Le infiltrazioni d’acqua sopra gli scaffali, che in passato avevano obbligato il personale a posizionare secchi e contenitori per non rovinare i libri, sembrano essere state risolte. Ma resta ancora un’infiltrazione nel bagno, peraltro non adeguatamente riscaldato durante i mesi invernali. Una condizione che non si concilia con gli standard minimi che una biblioteca moderna dovrebbe garantire ai lettori e al personale.

Infine, c’è la questione degli orari. Ad oggi, la biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì, in alcuni giorni solo al mattino o al pomeriggio. Il sabato mattina, nonostante le richieste degli utenti e la proposta arrivata mesi fa anche dai ragazzi del CCR (Consiglio Comunale dei Ragazzi), rimane chiusa. Una scelta che pesa soprattutto sulle famiglie e sui lavoratori (e sugli studenti-lavoratori) che durante la settimana non hanno orari compatibili. In molti altri Comuni della cintura torinese, la biblioteca è aperta almeno per mezza giornata il sabato: a San Mauro, invece, questa possibilità non è mai stata introdotta, nonostante il crescente utilizzo della sala studio e l’aumento delle presenze. L′unica alternativa il sabato mattina è andare alla biblioteca Archimede a Settimo o spostarsi verso Torino.

Il finanziamento del Ministero è quindi una notizia positiva, ma s′inserisce in un contesto più ampio, dove la crescita culturale della biblioteca rischia di scontrarsi con barriere fisiche e organizzative che ne limitano l’utilizzo. I nuovi libri arriveranno, gli scaffali verranno rinnovati, e probabilmente la biblioteca attirerà ancora più utenti. Ma perché questa crescita sia davvero sostenibile, occorrerà affrontare i nodi strutturali rimasti irrisolti: una porta d’ingresso che renda l’edificio accessibile a tuttibagni senza infiltrazioni e riscaldati correttamenteun’apertura al sabato mattina, capace di rispondere alle esigenze reali dei cittadini.

La “Germana Bocca” è un patrimonio prezioso per la città. Lo è oggi grazie ai lettori, agli studenti, alle famiglie, agli eventi per i bambini, agli operatori culturali e agli addetti che ogni giorno la tengono viva. Ma per esserlo davvero anche domani, serve una struttura all’altezza del ruolo che si è conquistata. I fondi ministeriali sono un ottimo punto di partenza. Ora resta da capire quando arriverà tutto il resto.

La biblioteca civica Germana Bocca

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