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San Mauro consegna la Costituzione ai neo-diciottenni 2007: un invito a costruire la società del futuro (FOTO)

Una cerimonia che richiama i giovani alla cittadinanza attiva in un Paese segnato dall’astensionismo

Una mattinata per celebrare i valori della Costituzione, della partecipazione civica e della democrazia. I neo-diciottenni di San Mauro Torinese, classe 2007, sono stati accolti domenica 16 novembre nella sala del Consiglio comunale, fulcro politico della città. Un appuntamento ormai entrato nella tradizione sanmaurese, che ogni anno accompagna simbolicamente i ragazzi nel loro primo passo nella cittadinanza attiva.

La cerimonia, presieduta dalla sindaca Giulia Guazzora insieme alla presidente del Consiglio comunale Maria Vallino, ha visto la partecipazione di numerosi amministratori, consiglieri comunali e dei consiglieri regionali Paola Antonetto e Alberto Avetta. A rendere più ricco il momento sono stati gli interventi di Andreja Restek, Bruno Olivero e Luca Conforti, che hanno offerto ai giovani presenti spunti di riflessione sul valore della Costituzione e sul significato della partecipazione civica in un’epoca in cui la distanza tra cittadini e istituzioni è percepita sempre più forte.

In apertura è stata letta anche una lettera del presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, elogiando l'iniziativa e ringraziando per l'invito, in un momento storico segnato da un crescente astensionismo alle urne. Un fenomeno che riguarda in modo particolare le fasce più giovani della popolazione e che rende ancora più significativo un gesto come quello compiuto dal Comune: consegnare ai neo-18enni la Costituzione non come un oggetto da riporre su uno scaffale, ma come un vero e proprio strumento di orientamento nella vita pubblica.

Per i ragazzi della classe 2007, questo incontro rappresenta il primo affaccio concreto sulla vita politica della comunità. Da oggi potranno esercitare il diritto di voto, partecipare ai processi democratici, scegliere i propri rappresentanti e, più in generale, contribuire alla costruzione della società in cui vivono. Ma insieme ai diritti arrivano anche i doveri: informarsi, partecipare, contribuire al bene collettivo, riconoscere nell’altro un cittadino con pari dignità.

In una fase in cui la partecipazione elettorale continua a scendere e in cui la sfiducia nei confronti delle istituzioni sembra crescere, iniziative come questa assumono un valore ancora più rilevante. Ricordano che la democrazia non è solo un sistema di regole, ma un percorso quotidiano, fatto di scelte consapevoli e impegno personale.

E così, mentre i giovani stringevano tra le mani la loro prima copia della Costituzione della Repubblica Italiana, il messaggio che è risuonato chiaro: i principi fondamentali non valgono solo nel giorno della cerimonia, ma vanno vissuti e difesi ogni giorno. Perché la Carta non è un simbolo lontano, ma un patto vivo tra cittadini e istituzioni.

Un invito, dunque, a farne il proprio “compagno di viaggio” nel passaggio all’età adulta: esercitando i propri diritti, adempiendo ai propri doveri e portando avanti quei valori che da oltre settant’anni guidano il cammino democratico del Paese.

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