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Torino accoglie la finale Sinner-Alcaraz e l’omaggio dell’artista del Canavese: quando il tennis diventa anche un fatto culturale

L’artista di Mazzè invitata dal manager Salvo Nugnes: «Regalerò a Jannik un quadro, è un campione d’umiltà»

Torino accoglie la finale Sinner-Alcaraz

Torino accoglie la finale Sinner-Alcaraz e l’omaggio dell’artista del Canavese: quando il tennis diventa anche un fatto culturale

C’è un’attesa febbrile attorno alla finale delle Atp Finals, la sfida che questa sera vedrà Jannik Sinner affrontare Carlos Alcaraz, attuale numero uno al mondo, in un Pala Alpitour che si preannuncia sold out e incandescente. Una partita che vale molto più di un titolo: è la consacrazione del tennis italiano ai massimi livelli, è l’occasione per Torino di confermarsi capitale sportiva, è il punto d’arrivo di una stagione in cui il ventitreenne altoatesino è diventato simbolo di un Paese intero.

Ma nelle ultime ore, accanto all’attesa sportiva, si è affacciata anche una storia di arte, cultura ed emozioni personali. L’artista e poetessa Anna Actis, originaria di Mazzè e nota a livello internazionale per le sue esposizioni – dalla Biennale di Venezia fino a prestigiose gallerie all’estero – è stata invitata a Torino dal manager culturale Salvo Nugnes, che ha voluto renderle omaggio definendola «interprete sensibile e visione rara nel panorama artistico contemporaneo».

Actis non ha nascosto l’entusiasmo. Segue da tempo il percorso di Sinner, apprezzandone, dice, la semplicità, la determinazione e quell’umanità che ha conquistato non solo gli appassionati di tennis, ma anche chi vive di arte e creatività. Per questo ha espresso il desiderio di omaggiare Sinner con un suo quadro, un gesto che racconta più di mille parole il legame simbolico tra l’eleganza dello sport e quella dell’arte. «Un tributo alla sua forza interiore e alla sua umiltà» è il messaggio che intende portare all’atleta.

L’incontro, se ci sarà, avverrà in una Torino tesa e vibrante, dove il tennis è diventato racconto collettivo. Perché la finale di oggi non è solo una partita: è la storia di un ragazzo che ha imparato a dominare un campo con la stessa naturalezza con cui parla davanti alle telecamere, è il confronto tra due fenomeni della nuova generazione, è la possibilità per Sinner di prendersi un trofeo che segnerebbe una stagione già memorabile.

E l’arrivo di un’artista come Actis aggiunge un tassello inatteso: dimostra che Sinner non è più soltanto un atleta, ma un ambasciatore culturale, capace di ispirare mondi che con la racchetta hanno poco a che vedere.
Stasera, sotto le luci del Pala Alpitour, andrà in scena la finale. Ma nel racconto del giorno resterà anche questo incontro tra sport e bellezza, tra talento e creatività, tra un’artista che ha girato il mondo e un campione che oggi lo rappresenta in campo.

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