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15 Novembre 2025 - 21:27
Scegliere un seggiolino per bambini nel 2025 non è una semplice spesa: è un atto di responsabilità. L’offerta è sterminata, le sigle rischiano di confondere, i test di sicurezza non sempre sono immediati da interpretare. La buona notizia è che, con le regole giuste e qualche verifica in più, si può uscire dal labirinto e salire in auto sapendo di aver fatto la cosa migliore per i propri figli. Il punto di partenza resta sempre lo stesso: sicurezza prima di tutto. L’articolo 172 del Codice della Strada stabilisce che i bambini sotto i 150 cm viaggino su sistemi di ritenuta omologati e adeguati a peso/statura. Non esiste un limite di età fissato dalla norma, ma nella pratica si arriva in media attorno ai 12 anni, quando molti ragazzi superano la soglia dei 150 cm.
Nel concreto, la scelta consapevole nasce da due priorità: la qualità del sistema e la corretta installazione. L’estetica viene dopo. Un seggiolino efficace deve restare saldo al sedile anche in caso di urto, e dev’essere installato senza errori. Chi testa seggiolini per professione — e per esperienza di genitore — lo ripete da anni: la differenza tra un acquisto “carino” e uno “giusto” sta nella validità delle prove reali e nella semplicità con cui il sistema si monta correttamente, ogni singola volta. Informazioni chiare e utilizzabili nella vita di tutti i giorni sono la miglior cintura di sicurezza per le famiglie.
Fino a settembre 2024 lo standard di riferimento è stato l’ECE R44/04, che classificava per peso (0–13 kg, 9–18 kg, 15–25 kg, ecc.) e prevedeva il test d’urto frontale, ma non quello laterale. Dal passaggio al nuovo ECE R129 (i-Size) lo scenario è cambiato davvero: l’obiettivo è ridurre gli errori d’uso e aumentare la protezione. La classificazione è per altezza (per esempio 40–75 cm, 61–105 cm, 100–150 cm), l’urto laterale entra a pieno titolo tra le prove e il viaggio in senso contrario di marcia è richiesto almeno fino ai 15 mesi.
Molti seggiolini consentono il rear-facing fino a 4 anni, una scelta che la comunità della sicurezza stradale considera fra le più efficaci. Gli attacchi Isofix diventano lo standard preferenziale: collegano il seggiolino direttamente alla scocca dell’auto e riducono drasticamente le probabilità d’errore. Al momento dell’acquisto la domanda chiave è semplice: l’etichetta arancione riporta chiaramente l’omologazione ECE R129 (i-Size)? È il lasciapassare per una scelta in linea con il 2025.

Imparare a leggere l’etichetta significa non sbagliare corsia. Il colore arancione identifica l’omologazione europea; sull’adesivo sono riportati il campo di altezza (in centimetri) per cui il seggiolino è autorizzato, la direzione d’installazione e, quando previsto, la compatibilità Isofix. Va verificato che il bambino rientri nell’intervallo di altezza del modello scelto e che, per i più piccoli, sia rispettato il rear-facing almeno fino ai 15 mesi. È una misura che salva vite e collo delicato dei bimbi: la decelerazione si distribuisce meglio, con meno carico su testa e cervicale.
Per rendere la scelta più concreta, ecco tre proposte i-Size omologate ECE R129/3 che nel 2025 hanno caratteristiche interessanti per fasce diverse. Il Giordani Adonis i-Size (76–150 cm) nasce per la semplicità d’uso: si installa nel senso di marcia e copre una forchetta ampia, dai 15 mesi circa ai 4 anni circa secondo le indicazioni del produttore. Il riduttore ergonomico aiuta i più piccoli, i tessuti sono confortevoli e la gestione quotidiana risulta lineare per chi vuole praticità. L’Inglesina Darwin Next Stage (40–105 cm) dialoga con le basi Darwin 360° i-Size e Darwin i-Size: garantisce rear-facing fino ai 15 mesi e poi forward-facing in avanti, con un’attenzione specifica all’urto laterale grazie alla Side Head Protection; il poggiatesta regolabile e i materiali curati alzano il livello di comfort.
Il Chicco MySeat i-Size (76–150 cm) copre un lungo arco di crescita con installazione semplificata, riduttore incluso e schienale reclinabile in tre posizioni, utile nei viaggi lunghi o quando il bambino si addormenta. In tutti i casi, il consiglio resta invariato: provare il seggiolino sulla propria auto e con il proprio bambino, per verificare vestibilità, angoli di seduta e facilità di aggancio ogni volta che si entra e si scende.
La scelta giusta segue un percorso logico. Si parte dall’altezza del bambino, parametro chiave della normativa i-Size; si privilegia il rear-facing almeno fino a 15 mesi e, quando possibile, anche oltre; si cercano gli attacchi Isofix perché riducono gli errori di installazione, tra le cause più comuni di rischio. Si controlla l’etichetta arancione ECE R129, la direzione di marcia corretta, l’eventuale compatibilità con basi girevoli (utili ma non indispensabili). Infine, si archivia il mito dell’estetica: un rivestimento grazioso non ferma le forze d’urto; una struttura testata sì. La varietà del mercato può confondere, ma le regole dell’i-Size sono una bussola affidabile. Con un occhio ai dettagli — etichetta, altezza, Isofix, direzione di marcia — e con modelli omologati come quelli indicati, il viaggio verso la sicurezza diventa finalmente lineare.
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