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14 Novembre 2025 - 18:00
Cadigia Perini
«Ci risiamo», sbotta Cadigia Perini, segretaria di Rifondazione Comunista Ivrea. Secondo lei, TIM torna a utilizzare il meccanismo della cessione di ramo d’azienda come paravento per liberarsi di 1.600 dipendenti. Questa volta il perimetro dell’operazione riguarda Telecontact, la società che gestisce il customer care per l’ex monopolista pubblico.
Una strategia, denuncia Perini, che si ripete da anni: lavoratrici e lavoratori trattati come “pacchi da spostare, appiattire e gettare in contenitori vuoti, pronti per il futuro smaltimento”. E a pagare il prezzo più alto, ancora una volta, sono le persone, non certo i grandi operatori delle telecomunicazioni che si muovono con disinvoltura in un vuoto di responsabilità politica.
Perini accusa apertamente il Ministero del Lavoro e quello dello Sviluppo economico: “In tutti questi anni hanno lasciato mano libera ai padroni dei colossi delle tlc”. Nemmeno le Regioni, aggiunge, sembrano pronte a opporsi ai big del settore, neppure quando le loro scelte impoveriscono territori già fragili.

L'operazione TIM colpisce anche Ivrea, dove la sede Telecontact di via Montenavale conta 90 lavoratrici e lavoratori, molti dei quali con una storia professionale che affonda le radici in Olivetti. Per loro, questa non è la prima espulsione targata Telecom.
Perini richiama infatti un precedente che la città non ha dimenticato: le lotte del 2012 dei dipendenti Olivetti I-Jet di Arnad, appoggiate da Rifondazione Ivrea e Valle d’Aosta. “Telecom fu irremovibile, nonostante l’altissima qualificazione di quella produzione”, ricorda. Tutti i dipendenti finirono in cassa integrazione. Una parte accettò, turandosi il naso, di passare alla ACC di Pont-Saint-Martin, controllata proprio da Telecontact, con demansionamenti e tagli salariali. Nel 2013, infine, Telecom lasciò Pont-Saint-Martin e redistribuì il personale tra Aosta e Ivrea.
Oggi, osserva Perini, lo schema si ripete identico: “In Telecom, come nelle altre grandi aziende delle tlc, la precarietà è una costante”. Il risultato? I lavoratori Telecontact, molti dei quali con un patrimonio di competenze maturato in Olivetti, vengono nuovamente scaricati da TIM attraverso un’operazione che, secondo la segretaria di Rifondazione, “ha un forte odore di magheggio societario”.
Il Circolo di Ivrea di Rifondazione Comunista esprime piena solidarietà a lavoratrici e lavoratori Telecontact e annuncia la propria presenza alle mobilitazioni in difesa dell’occupazione. Il primo appuntamento è il presidio di lunedì 17 novembre, giornata di sciopero nazionale contro la vendita, in piazza Ferruccio Nazionale a Ivrea.
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