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Ventidue anni fa la strage di Nassiriya: San Raffaele Cimena e la collina ricordano i caduti

In piazza Europa, alla presenza delle autorità civili e militari, il ricordo dei 19 italiani uccisi nell’attentato del 12 novembre 2003 durante la missione “Antica Babilonia” in Iraq

Ventidue anni fa la strage di Nassiriya: San Raffaele Cimena e la collina ricordano i caduti

Ventidue anni fa la strage di Nassiriya: San Raffaele Cimena e la collina ricordano i caduti

Ventidue anni dopo quella mattina di sangue a Nassiriya, il piccolo comune del Torinese si è fermato per ricordare i 19 italiani caduti nell’attentato del 12 novembre 2003, tra militari e civili impegnati nella missione “Antica Babilonia” in Iraq. La cerimonia di commemorazione si è svolta oggi, alle 9.15, in piazza Europa, davanti al monumento dedicato alle vittime, alla presenza di autorità civili, militari, studenti e cittadini.

A rendere omaggio ai Caduti erano presenti il Comandante della Compagnia Carabinieri di Chivasso, Capitano Urbano Marrese, e il Comandante della Stazione di Castiglione Torinese, Maresciallo Maggiore Davide Martoscia, insieme all’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Generale Marcello Bergamini. Accanto a loro, in rappresentanza dell’Arma in congedo, le Sezioni A.N.C. di Castiglione Torinese, Settimo Torinese, Caluso e Verolengo, con i rispettivi presidenti e labari.

Un momento di profonda partecipazione, segnato anche dalla presenza di una delegazione di studenti delle scuole medie di San Raffaele Cimena, chiamati a custodire la memoria di un sacrificio che ha segnato la storia recente del Paese. Il silenzio, rotto solo dalle note dell’inno nazionale e dalla deposizione della corona d’alloro, ha accompagnato la lettura dei nomi delle vittime e il saluto delle autorità presenti.

Alla commemorazione hanno preso parte anche i sindaci e i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Castiglione Torinese, Rivalba, Gassino e Sciolze, oltre agli agenti della Polizia municipale dei medesimi territori, riuniti in un unico gesto di rispetto e riconoscenza verso chi perse la vita servendo lo Stato.

L’attentato di Nassiriya, avvenuto il 12 novembre 2003, è ricordato come una delle pagine più drammatiche delle missioni italiane all’estero. In quell’esplosione, provocata da un camion bomba che colpì la base italiana dei Carabinieri in Iraq, morirono 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e 2 civili, mentre oltre venti persone rimasero ferite. L’episodio divenne simbolo del sacrificio delle forze italiane impegnate nelle missioni di pace e, ogni anno, in molte città d’Italia, viene celebrato per mantenere viva la memoria di quegli uomini e donne che portarono il tricolore lontano, sotto il segno della solidarietà e della sicurezza internazionale.

A San Raffaele Cimena, dove il monumento ai Caduti di Nassiriya è diventato luogo di raccoglimento e memoria collettiva, la cerimonia si è confermata anche quest’anno un appuntamento di comunità, condiviso da istituzioni, forze dell’ordine e cittadini. Un momento di riflessione che riafferma il valore della pace, del servizio e del coraggio, ricordando che dietro ogni uniforme ci sono storie di dedizione e di umanità.

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