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12 Novembre 2025 - 09:40
Aurora boreale illumina il Piemonte e il Canavese: la magia di una notte fuori dal tempo (FOTO)
Uno spettacolo di luci danzanti nel cielo, tra le montagne piemontesi e la pianura che dorme. All’alba di mercoledì 12 novembre 2025, intorno alle 04:30 del mattino, l’aurora boreale è tornata a mostrarsi in Piemonte, in una notte che resterà nella memoria di molti. Da Lanzo Torinese a Pracorsano, fino a Prato Nevoso, il cielo si è tinto di verde e di sfumature violacee, segno inconfondibile di una tempesta geomagnetica in corso che ha reso visibile il fenomeno anche a latitudini insolitamente basse.
A immortalare la scena, decine di appassionati e fotografi che si sono trovati nel posto giusto al momento giusto. Una foto scattata da Pracorsano (TO) mostra chiaramente le onde luminose che tagliano l’orizzonte sopra le Alpi, mentre in Alta Val Tanaro, a Prato Nevoso (CN), il fenomeno ha colorato le creste innevate di un riflesso irreale. È la seconda volta in pochi mesi che l’aurora boreale torna ad essere visibile nel Nord Italia, ma stavolta la sua intensità e la sua estensione lasciano intendere la forza straordinaria dell’attività solare in corso.
Gli esperti parlano di un evento legato a una forte tempesta geomagnetica di categoria elevata (indice Kp oltre 7), originata da una potente espulsione di massa coronale avvenuta alcuni giorni fa sulla superficie del Sole. Le particelle ad alta energia hanno raggiunto la Terra nelle ultime ore, interagendo con la magnetosfera e generando lo spettacolo visibile persino a sud delle Alpi.
A Lanzo Torinese, dove il fenomeno è stato notato intorno alle 04:45, molti hanno interrotto il sonno per ammirare quel velo luminoso che attraversava il cielo come un sipario mosso dal vento. «Sembrava di essere in Islanda, non in Piemonte», racconta chi era sveglio a quell’ora. E non è un’impressione esagerata: le immagini raccolte da tutta la regione confermano che il Piemonte, insieme alla Lombardia e al Veneto, è stato uno dei punti migliori d’osservazione in Italia.
La tempesta geomagnetica che ha reso possibile tutto questo è parte del picco del ciclo solare 25, che secondo gli astrofisici raggiungerà il massimo proprio tra la fine del 2025 e il 2026. In questo periodo, le aurore polari possono manifestarsi anche a latitudini più meridionali, offrendo la possibilità di assistere a uno spettacolo normalmente riservato ai Paesi del Nord.
Il fenomeno osservato in Piemonte non è solo un colpo di fortuna: è il segnale tangibile dell’intensa attività solare che sta attraversando il nostro pianeta e che, secondo l’ESA e la NOAA, continuerà a produrre eventi aurorali visibili anche nei prossimi mesi. Tuttavia, le condizioni ideali restano le stesse: cieli limpidi, bassa illuminazione artificiale e sguardo rivolto a nord nelle ore centrali della notte.
Chi ha potuto assistervi racconta un’emozione difficile da spiegare. Per pochi minuti il silenzio delle valli è stato rotto solo dal mormorio del vento e dal bagliore di luci che si muovevano come un respiro. Un fenomeno raro, ma sempre più frequente, che ricorda quanto la forza del Sole continui a dialogare con la Terra in modi che sanno ancora stupire.


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